Il debutto di Zune sul mercato americano non ha raccolto i risultati sperati da Microsoft. Dopo un trend di vendite leggermente positivo nella prima settimana, le percentuali di penetrazione del player di Bill Gates hanno continuato a scendere giorno dopo giorno, fino alla debacle del periodo natalizio, dominato dagli iPod.
Probabilmente il rumore del flop è giunto anche Redmond, viste le ultime dichiarazioni dei capoccia di Microsoft. Il lancio di Zune ha messo a nudo le mancanze del lettore mp3 di Microsoft rispetto al player Apple, non tanto da un punto di vista squisitamente tecnico, ma da quello delle “features” che sono invece offerte dall’intero ecosistema della Mela: non solo musica, ma anche video, film, serie tv, podcast e videogiochi.
Secondo Michael Gartenberg, analista di JupiterResearch, l’insuccesso di Zune è proprio dovuto a questa mancanza di supporto differenziato che invece è fondamento della strategia dietro ad iPod. Inoltre la funzione wi-fi (l’unica davvero originale) non sembra funzionare molto bene. Allo stesso modo, per risalire la china, non basterebbe solamente proporre la stessa offerta, è necessario differenziarsi. Copiare non paga.
Così le ultime dichiarazioni di Peter Moore, vice presidente di Xbox videogame business, lasciano intravedere un futuro in cui Zune potrà essere molto “videogames oriented”, potrebbe addirittura competere con altre console portatili come Nintendo DS, o PSP. Non è ancora chiaro quali e che tipo di giochi verranno proposti, ma dal punto di vista videoludico Microsoft potrebbe sfruttare le risorse e l’esperienza maturate con Xbox.
Fin qui tutto bene. Se non fosse che, sommando tutte le dichiarazioni dei responsabili Microsoft, sembra davvero che la strada principale percorsa da Zune debba essere all’insegna dell’emulazione di Apple.
In novembre il Chief Executive Officer di Microsoft, Steve Ballmer, dichiarò che la società sarebbe interessata a vendere in futuro un modello di Zune in grado di combinare le funzionalità di player con quelle di un telefono. Sarà anche un caso, ma tutto ciò veniva pronunciato in pieno fermento iPhone.
Il mese dopo, il vice presidente Bryan Lee disse che Microsoft prevedeva di produrre modelli dotati di una maggiore differenziazione nella capacità di immagazzinamento dati, più altre versioni del dispositivo basate su memoria flash, non su disco rigido. Qualcuno ha detto “Zune nano”?
Microsoft è sempre convinta di riuscire a vendere almeno un milione di Zune entro il 30 giugno prossimo; una cifre di tutto rispetto, ma poca cosa se paragonata alle stime di Richard Farmer, analista di Merrill Lynch & Co., che prevede 17 milioni di iPod venduti solo nel primo quarto del 2007.
Forse a Redmond, oltre ai prodotti, dovrebbero iniziare ad emulare anche i risultati.
Nella foto qui sotto il desolante “Zune Corner” del negozio Compusa di San Francisco che presenta altresi centinaia e centinaia di accessori dedicati ad iPod.