Di lui non sapevamo niente se non che fosse davvero sovrappeso, con un baffo lungo quasi a pizzetto, in una casa da nerd (niente facili ironie) e che si chiama MSZunefan. Adesso, come racconta Wired, l’uomo che ha sacrificato un braccio sull’altare del lettore digitale con le più grosse ambizioni frustrate del decennio, vale a dire lo Zune di Microsoft, ha di nuovo alzato la cresta. Scrivendo un messaggio inquietante che consegniamo ai posteri qui sotto:
Mi sto informando sulle pratiche legali necessarie a cambiare nome. E se ancora non l'avete capito, sì, voglio cambiare nome diventando...
(rullo di tamburi)
Nome proprio: Microsoft, cognome: Zune.
Il ragazzo, è evidente, ha dei problemi. Questo lo avevamo già capito a suo tempo quando avevamo spiegato che sul suo braccio campeggiava tatuato in maniera dolorosa ed indelebile il sinistro logo dello Zune. Ma capiamo adesso anche che l’uomo è abbacinato dalla fama, dal bisogno di notorietà . E pur di apparire sui giornali e i siti web, è disposto anche alle peggiori forme di automutilazioni. Una domanda ci scuote, per parafrasare la medievistica e il Nome della rosa di Umberto Eco: ma se cambia il nome della “rosa”, l’odore intenso e sudaticcio del ciccione rimane sempre lo stesso?