Agli albori dei pessimi rapporti tra Apple e Facebook – Meta c’è senz’altro la questione privacy, poi sfociata nelle accese campagne del social contro la trasparenza delle app e l’anti tracciamento Apple: ora però con la presentazione del nuovo visore AR – VR Meta Quest Pro Zuckerberg amplia il conflitto estendendolo anche al Metaverso.
Per il cofondatore di Facebook, intervistato da The Verge, l’universo virtuale che ci aspetta dovrebbe essere aperto e interoperabile, in questo modo tutte le società possono contribuire per creare una parte del Metaverso. Una posizione esattamente opposta a quella di Apple: secondo Zuckerberg Apple e Meta sono in «Competizione filosofica», una lettura decisamente più staccata e platonica rispetto alla guerra anticipata dagli analisti e non solo.
Per dimostrare il suo ragionamento Zuckerberg porta come esempi il mercato dei PC e quello dei Mac, oppure anche quello degli smartphone con tutti gli Android da una parte e solo iPhone d’altra. Per il dirigente dei social in ogni settore Apple cerca di bloccare gli utenti all’interno del proprio ecosistema, mentre le piattaforme alternative permettono di sfruttare insieme il «Vantaggio di ciò che viene creato».
Non solo: sempre secondo Zuckerberg con un suo visore Apple rischia di danneggiare sia i concorrenti che gli utenti, questo perché Cupertino ha già pieno controllo su iPhone, usato da milioni di persone nel mondo. Infine arriva la stoccata finale di Zuckerberg indirizzata ad Apple «Le cose che stanno facendo non sono così altruistiche come sostengono che siano».
Visti i precedenti, è praticamente certo che Apple e Meta continueranno a colpirsi a distanza e anche in scontri ravvicinati: negli scorsi giorni Tim Cook ha ribadito che la prossima rivoluzione sarà la realtà aumentata e non il metaverso sostenuto da Meta. Il primo visore Apple è atteso all’inizio del 2023 o entro la prima parte del prossimo anno.