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Zuckerberg, Apple è aggrappata ad iPhone e non inventa più niente

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Apple ha dimenticato come innovare. Ne è sicuro Mark Zuckerberg che ha snocciolato una serie di critiche all’indirizzo di Cupertino tornando su tematiche che già conosciamo e che sono state ribadite e sottolineate in maniera chiara durante una puntata del podcast “The Joe Rogan Experience”.

Al centro della trasmissione, una delle più popolari nel settore, il mondo in cui Meta lavora, le prospettive dell’AI, la moderazione dei contenuti di social (tematica oggi molto spinosa dopo la decisione di sospendere il Fact Checking su Facebook) e tanti altri argomenti classici ed inevitabilmente anche le prospettive su cui si sta muovendo questo mondo di cui, altrettato inevitabilmente, Apple è uno dei motori.

Zuckerberg, uno dei non pochi nemici di Apple, è prima andato avanti a testa bassa sul classico tema della privacy, un diritto umano fondamentale per Cupertino ma anche un sistema per tenere lontani dai suoi clienti aziende come Meta (avida dei dati degli utenti su Facebook e Instagram che vende agli inserzionisti e che sono il fulcro delle sue attività). Secondo Zuckerberg regole su regole che vincolano tutti, clienti e partner e che servono a proteggere il giardinetto recintato dei suoi clienti ma per il resto non c’è novità in quel che fa Apple, azienda che – a suo dire – non sa più innovare.

L’esempio è Vision Pro: “Hanno creato qualcosa che costa 3500$ che secondo me è peggio di quelli che noi abbiamo creato per 300$ o 400$, qualcosa che ovviamente non poteva funzionare bene. Il Vision Pro è stato il maggior prodotto da tanto tempo. Hanno tentato qualche cosa ma non è andata bene ora faranno nuove versioni. Hanno un ricco patrimonio in tecnologie e penso che la loro seconda o terza versione sarà probabilmente migliore della prima ma alla fine la soluzione sarà sempre quella di sfruttare iPhone come pilastro per sostenere le vendite collegando gli occhiali al telefono».

Per Zuckerberg Apple infatti è ferma lì: ad iPhone. Tutto il resto ruota intorno alla grande invenzione di 20 anni fa e serve solo per tenere alto il fatturato ma senza innovazione.

Oltre al refrain della privacy, serve a questo anche il meccanismo delle commissioni del 15% (per le piccole imprese) o 30% richiesto agli sviluppatori, affermando « che è un modo per mascherare il rallentamento nelle vendite dei loro telefoni. Apple è ferma lì a venti anni fa non inventa niente da un po’».

“In effetti, anno dopo anno, a questo punto penso di non essere nemmeno sicuro che vendano più iPhone dice Zuckerberg – il numero delle vendite è piatto o in declino il motivo è che ogni nuova generazione non è così migliore della precedente. E quindi le persone ci mettono di più ad aggiornare rispetto a prima. E quindi come fanno a guadagnare di più come azienda? Essenzialmente spremono soldi alla gente e obbligano gli sviluppatori a questa tassa del 30%”.

La seconda parte delle strategia per guadagnare nonostante prodotti meno appetibili è vincolare i clienti in maniera surrettizia alla loro offerta impedendo agli altri di competere.

Secondo Mark Zuckerberg, il Quest 3 di Meta è migliore di Apple Vision Pro

È il caso degli Airpods. «Ostacolano completamente la possibilità per chiunque altro di creare qualcosa che possa essere connesso all’iPhone allo stesso modo. Vi sono un sacco di altre aziende al mondo che potrebbero creare ottimi auricolari ma Apple sfrutta protocolli specifici che hanno integrato nell’iPhone e che essenzialmente consentono agli AirPods di connettersi con facilità. Se lo facessero, ci sarebbero probabilmente migliori competitor di AirPods in circolazione».

Zuckerberg ha anche citato una notizia non conosciuta: «Avremmo voluto alcune funzionalità per gli occhiali Meta Ray-Ban: in particolare un protocollo di comunicazione per semplificare la connessione ma ogni volta che si parla in interoperabilità diventano super sensibili e innalzano le loro difese parlando di violazione della privacy delle persone e di sicurezza. In realtà quel protocollo è insicuro per design e usano questa giustificazione per permettere unicamente ai loro prodotti di collegarsi in modo semplice”.

Ma questa strategia è destinata a non funzionare: «Sono fuori gioco in termini di rilascio di prodotti innovativi e prima o poi saranno battuti»

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