Da questo momento le videochiamate webinar di Zoom supportano fino a un milione di partecipanti simultanei. L’idea di estendere il limite massimo è arrivata dopo che vari gruppi politici americani hanno utilizzato la piattaforma per raccogliere fondi per la campagna elettorale di Kamala Harris, spesso ospitando chiamate con centinaia di migliaia di persone.
Fino a pochi giorni fa l’azienda offriva supporto ufficiale per videochiamate fino a 100.000 partecipanti, ma come dicevamo i recenti utilizzi della piattaforma hanno portato a ragionare su quello che potrebbe diventare un nuovo mercato redditizio.
Tutto è cominciato il mese scorso quando attraverso la videoconferenza dal titolo “Win with Black Women“, a cui hanno partecipato circa 40.000 persone, ha permesso di raccogliere 1,5 milioni di dollari per la campagna elettorale della prima donna vicepresidente degli USA. A questa hanno poi seguito altre due call, intitolate “White Dudes for Harris” e “White Women for Harris”, a cui hanno partecipato rispettivamente 190.000 e 164.000 persone.
Zoom ha così fiutato l’affare, immaginando un futuro utilizzo della sua piattaforma per eventi in cui possono essere appunto ospitate centinaia di migliaia di persone, soprattutto – dicono – per quanto riguarda i settori aziendale e quelli destinati all’intrattenimento del pubblico.
Da qui la recente creazione di pacchetti webinar monouso completi di supporto del team di servizi eventi di Zoom “per garantire un’esperienza professionale per tutti”. Ce ne sono di tutte le misure: da 10.000 a 1.000.000 di ospiti, passando per i tagli intermedi di 50.000, 100.000, 250.000 e 500.000 persone.
I prezzi non sono chiaramente a misura del cliente tradizionale: il costo di una call capace di accogliere un milione di partecipanti è infatti di 100.000 dollari, una spesa tutt’altro che proibitiva se pensiamo che un artista di fama mondiale o un’azienda di grandi dimensioni in situazioni come queste di fatto spenderebbe soltanto un dollaro per ciascun partecipante.
Zoom ha visto crescere in maniera esponenziale la propria piattaforma durante il periodo di pandemia di COVID-19 proprio perché le persone, costrette in casa, hanno cominciato a prendere confidenza con le videochiamate nell’idea di tenersi in contatto tra loro in una maniera un po’ più “umana” rispetto alla classica telefonata solo audio.
Di conseguenza app e servizi annessi, come le webcam per migliorare la qualità video e il supporto sugli iPhone, sono rapidamente cresciuti: ne parliamo in diversi articoli che trovate raccolti in questa sezione di macitynet.