&graveNiente ZFS. A confermare quanto si era intuito già nel corso del keynote dove non si è fatto cenno al Filesystem è stata la stessa Apple in alcune dichiarazioni rese alla stampa americana.
“Non avremo ZFS” ha detto sinteticamente ma anche molto esplicitamente a Information Week Brian Croll, responsabile del marketing per Mac Os X. Una sottolineatura che taglia definitivamente ogni discussione in merito all’introduzione del nuovo sistema di organizzazione dei dati che era dato per certo da molte fonti.
La sicurezza con cui alcuni siti avevano affermato l’adozione di FFS al posto o, almeno, accanto ad HFS+ derivava dal fatto che a lanciare la notizia non era stato un qualunque adepto alle indiscrezioni, ma Jonathan Schwartz, ovvero l’amministratore delegato di Sun, ovvero dell’azienda che ha sviluppato il file system.
Né in Apple, che si è limitata a precisare di non avere mai detto che avrebbe usato ZFS, né in Sun, dove invece le bocche sono decisamente cucite, si commenta ulteriormente.
L’impressione generale è che, ad essere prudenti, dei contatti ci sono stati e forse non sono andati a buon fine.
Una ipotesi altrettanto attendibile è che le dichiarazioni anticipate di Schwartz possano non essere state gradite ai piani alti di Cupertino e il progetto, che sicuramente non era essenziale per Leopard, ma complementare, sia stato cassato proprio in conseguenza dell’improvvido intervento del Ceo di Sun. Per Apple la scelta di bocciare progetti già in corso solo perchè qualche partner ha fatto trapelare voci, non è certo nuova.
Clamoroso alcuni anni fa l’esclusione di schede ATI da un iMac solo perchè una press release della società canadese aveva anticipato quelle di Apple. Al Macworld, dove gli iMac dovevano essere annunciati, i cartoncini prestampati che riportavano le specifiche e predisposti per la stampa vennero corretti a biro per eliminare i riferimenti ad Ati.