Nuova causa per Google, Rdio, Sony e Apple (via Beats Music): Zenbu Media, azienda che detiene i diritti musicali per molti artisti pre-1972 sostiene che le società citate stanno ricavando denaro dalla musica datata prima del 1972 senza pagare le dovute royalties agli artisti. Secondo la legge statunitense sul copyright, le composizioni sono state protette a partire dal 1831, ma le registrazioni sonore sono state aggiunte solo nel 1972, il che significa che mentre i proprietari di composizioni pre-1972 sono stati pagati per gli spettacoli pubblici, le persone in possesso di diritti di registrazione di pari età non hanno invece avuto tale privilegio.
Nel 2014 però, un giudice di Los Angeles ha esteso i diritti di proprietà per le registrazioni pre-1972, includendo le esibizioni pubbliche. Una decisione analoga è stata raggiunta l’anno scorso in una causa contro Sirius XM, portato dai membri della band The Turtles. Entrambe queste sentenze e il nuovo caso ora aperto da Zenbu Media potrebbe avere importanti conseguenze nel mondo della musica in streaming. Servizi come Rdio e iTunes potrebbero potenzialmente rimuovere la musica pre-1972 nel caso in cui decidessero che il ricavato non vale il pagamento delle royalties dovute.
Tale decisione però potrebbe causare conseguenze non da poco, in quanto escluderebbe molti artisti artisti ancora popolari come per esempio i Beatles e Bob Dylan. L’obiettivo di Zenbu è riuscire a far partire una class action per conto di tutti coloro che detengono diritti di registrazioni effettuate prima del 15 febbraio 1972, e le cui registrazioni sono ora presenti sui servizi di streaming online.