Se c’è qualcosa che utenti YouTube gradiscono poco, sono sicuramente gli annunci pubblicitari che appaiono all’improvviso, inclusi gli annunci mid-roll, pubblicati durante i live streaming.
Nella pagina web dedicata ad annunci di nuove funzionalità ed esperimenti in corso, YouTube fa sapere che sta testando un nuovo formato per gli annunci durante i live streaming, un formato che promette di essere meno invasivo.
Il formato in fase di sperimentazione è denominato “Picture in Picture Live Mid-Rolls” e, come il nome lascia intuire, permette la visione di annunci durante la riproduzione di contenuti ma senza interrompere questi ultimi.
Nel formato attuale, gli annunci mid-roll vengono mostrati per tutta la schermata, interrompendo del tutto il contenuto in riproduzione prima o durante lo streaming; con il nuovo formato gli annunci appaiono in una piccola finestra lasciando inalterata la riproduzione del video principale. Non è ad ogni modo chiaro se gli annunci saranno silenziosi o se l’audio della pubblicità sovrasterà l’audio principale.
Gli utenti di canali monetizzati, possono attivare la pubblicazione di annunci in vari modi: pre-roll (prima del live streaming), mid-roll (durante il live streaming), display (accanto o sopra i contenuti). YouTube spiega che i canali monetizzati senza gestione dei diritti possono impostare valori predefiniti per gli annunci mid-roll per i live streaming futuri a livello di canale. Le impostazioni a livello di canale consentono di scegliere le impostazioni di monetizzazione predefinite per tutti i nuovi live streaming.
Gli annunci sono ovviamente necessari per l’esistenza di YouTube. È possibile passare a YouTube Premium, versione in abbonamento a pagamento (11,99€ al mese), e guardare milioni di video senza interruzioni pubblicitarie né prima né durante il video, inclusi gli annunci in overlay. Con l’abbonamento non verranno visualizzati neanche annunci banner di terze parti né annunci associati ai risultati di ricerca. I video senza annunci sono supportati su tutti i dispositivi e le piattaforme su cui si effettua l’accesso con il proprio account Google.