YouTube ha rilasciato un aggiornamento che dovrebbe migliorare il suo sistema di riconoscimento dei video da “demonetizzare” ovvero video pubblicati che – secondo la politica di YouTube – non sono adatti a mostrare annunci pubblicitari, e i cui ricavi per i creatori vengono dunque drasticamente ridotti eliminando gli annunci pubblicitari.
Tutto nasce da una recente polemica con alcuni YouTuber che si sono visti tagliata la pubblicità in maniera, a loro giudizio, ingiustificata. La politica del sito prevede infatti che alcune tipologie di video, come ad esempio i video sulle tragedie, non abbiano un ritorno economico questo per evitare fenomeni di sciacallaggio che sfruttano sensazionalismo e clamore mediatico al solo scopo di ricavare denaro dalla pubblicità.
Recentemente alcuni youtuber molto popolari, fra cui per esempio Casey Neistat, si sono visti togliere la pubblicità da un video sul recente attacco a Las Vegas, video girato però al solo scopo di raccogliere donazioni a favore delle vittime di quell’attacco, quindi totalmente avulso da qualunque volontà di sensazionalismo commerciale. Se ne parla ne video qui di seguito in cui Phil DeFranco spiega egregiamente l’accaduto.
Ovviamente l’algoritmo di riconoscimento di YouTube è automatico e in questo caso ha fallito completamente sul contesto di un video che aveva fini solidaristici. L’aggiornamento nasce proprio con l’obbiettivi di limitare i falsi positivi. YouTube prevede con questa novità di diminuire del 30 per cento gli errori di riconoscimento.
L’azienda sa che non risolverà necessariamente i problemi di tutti gli youtuber e che l’aggiornamento potrebbe comunque continuare a limitare accidentalmente gli annunci su alcuni video; in caso di errore, l’azienda invita a fare una segnalazione per richiedere una revisione manuale, ma giusto recentemente questo strumento non si è rivelato molto efficace.
L’obbiettivo di YouTube è comunque quello di migliorare giorno dopo giorno il suo algoritmo attraverso il machine learning e questo nuovo aggiornamento è comunque una buona notizia.