I musicisti che non accettano i termini e le condizioni del nuovo servizio a pagamento YouTube Music Key potrebbero rischiare di essere declassati ad account semplici, senza la possibilità di ottenere un ricavo economico. La denuncia arriva dalla musicista indipendente Zoe Keating, che ha pubblicato un lungo post sul suo blog personale dove spiega il suo scontro con Google.
Un rappresentante di YouTube ha contattato l’artista intimandogli di accettare alcune condizioni dell’accordo previste da YouTube Music Key, pena il blocco del suo account attuale e la trasformazione in un account semplice. Fra le condizioni ci sono l’inclusione dell’intero catalogo musicale, gratuito o premium, nell’offerta YouTube Music Key, inclusi anche i contenuti caricati da terze parti; tutti i brani dovranno includere annunci pubblicitari; qualunque nuovo contenuto musicale dovrà essere distribuito su YouTube contemporaneamente al rilascio altrove (niente più rilasci anticipati esclusivi); il catalogo deve essere ad alta risoluzione (320 kbps) e il contratto durerà cinque anni.
Per Zoe Keating tali richieste sono eccessive e lamenta le necessità a doversi uniformare completamente a quanto imposto da Google: “È troppo per un artista nel 2015 chiedere di avere questo tipo di controllo? Una cosa è chiedere alle persone di caricare tutta la musica per l’ascolto gratuito (che non mi preoccupa). Un’altra cosa è che una grande società mi costringa a farlo. Sono stata incoraggiata a partecipare e ora, dopo che ho investito, sono sotto pressione su qualcosa che non voglio fare”.
Non sono le prime polemiche a colpire YouTube Music Key che potrebbe prima o poi essere colpita da una class action da parte di molti artisti indipendenti scontenti delle condizioni di accordo.