I bambini sono al centro dei progetti di Google che ha ideato per loro un motore di ricerca per i video musicali, YouTube Kids, un’app per ora disponibile solo negli Stati Uniti, ma che ha portato tutta l’attenzione della rete sugli utenti più piccoli. Nonostante le buone intenzioni di Google, le difficoltà della gestione dei contenuti per i bambini non hanno tardato ad arrivare, già poche settimane dopo il lancio del database dedicato ai più piccoli.
Un gruppo di genitori e di adulti in difesa dei diritti dell’infanzia ha già richiesto un’indagine alla FTC per verificare se il servizio YouTube Kids abbia infranto o meno le leggi sul marketing sleale e ingannevole e le norme che regolano l’esposizione alla pubblicità dei più piccoli. Secondo il San Jose Mercury, i gruppi che si sono mossi contro Google ritengono che YouTube contravvenga proprio le leggi sulla pubblicità per i bambini. Al centro della polemica ci sarebbero delle pubblicità ingannevoli, come quella dei My Little Pony che viene presentata subito prima o subito dopo dal cartone animato omonimo, quella di McDonald’s, sottoforma di notizia e non di spot pubblicitario e le pubblicità lunghe sette minuti.
I firmatari della protesta non sono soltanto genitori iperprotettivi, ma anche i rappresentanti del Consumer Watchdog, del Center for Digital Democracy, l’American Academy of Child and Adolescent Psichiatry. Da parte di YouTube è arrivata subito una risposta: il colosso dei video sta già verificando come migliorare l’applicazione e controllare al meglio la pubblicità. YouTube Kids intanto è su App Store negli Stati Uniti e offre una serie di video, canali e playlist pensati appositamente per bambini, con un’interfaccia grafica progettata per facilitare la consultazione dei contenuti grazie a pulsanti grandi.