C’è un intrigo internazionale dietro alla campagna di marketing di YotaPhone. Almeno secondo The Guardian, giornale inglese che riferisce di un gruppo russo pagato dal governo del paese dell’est per promuovere in vari modi il dispositivo.
Il nuovo Yotaphone 2 , di cui abbiamo già parlato lungamente in passato, è basato su Android e recensito in modo piuttosto favorevole da chi ha avuto modo di provarlo (inclusa Macitynet), ma stando a quanto riporta il quotidiano britannico vari troll sarebbero stati pagati sottobanco con lo scopo di scrivere commenti e recensioni positive e apparentemente disinteressate.
Il governo russo è uno degli azionisti dell’azienda e il sospetto è che dietro la campagna ci sia proprio questo. Secondo il Guardian, prove che una specifica “troll house” è collegata al governo russo, si evincono da alcuni documenti che i redattori del giornale sarebbero riusciti ad ottenere (non sono state ad ogni modo mostrate prove concrete). Gli articolisti di The Guardian affermano di essere riusciti ad ottenere “documentazione tecnico-scientifica”, dalla quale si evince la palese richiesta di scrivere “recensioni lusinghiere per lo YotaPhone”, oltre a citare anche alcune persone che avrebbero lavorato nella “troll house”
Il giornale descrive uno scenario bizzarro e grottesco, non troppo diverso da quello che si è qualche volta visto in Cina dove ci sono società con stanze piene di persone incaricate di scrivere recensioni positive e a pagamento su applicazioni di App Store, solo che in Russia si sarebbe al prossimo livello. Un edificio dedicato si troverebbe a Mosca, al 55 di via Savushkina: qui ogni giorno affluirebbero in vari turni per coprire le 24 ore della giornata, centinaia di commentatori. Lo scopo di questo esercito di Umpa Lumpa in stile fabbrica del cioccolato, sarebbe quello di spendersi entusiasticamente sullo Yotaphone (ma non solo). L’ambiente sarebbe oppressivo, con venti persone per stanza e tre supervisori il cui compito è di verificare che non ci siano copia e incolla e che le affermazioni siano “ideologicamente” corrette.
Lo stesso gruppo di “entusiasti a pagamento” dello YotaPhone avrebbe anche l’incarico di promuovere l’immagine di Vladimir Putin e quello di infangare gli USA, screditare la repubblica Ucraina, esaltare la solidità della società russa, pubblicare immagini ridicole dei leader europei. La società che paga i troll in questione sarebbe nata proprio per questo (e di questo parla infatti eminentemente l’articolo). L’esaltazione del telefono entrerebbe in un contesto più vasto, quello di esaltare la Russia e il suo leader di cui il cellulare è una delle eccellenze. Siti web ad hoc sarebbero stati creati a questo scopo, appoggiati dall’esercito del paese che lavorerebbe dietro un a proxy server per rimanere nascosto.
