Della linea di microfoni Blue ne abbiamo già parlato qui a Macitynet con il test del modello Snowball: oggi però alziamo un po’ l’asticella con Yeti è senza dubbio un modello più avanzato dello Snowball, un prodotto senza dubbio più professionale e capace, anche se si tratta sempre di un microfono che sfrutta la connessione USB per interfacciarsi con il Mac, capace di funzionare in 4 diversi modi e di offrire una risposta qualitativamente superiore.
4 modi di essere Yeti
Yeti offre una installazione molto semplice, tanto che basta collegare il cavo USB (piuttosto robusto a dire la verità) e poi attivare un software a scelta, scegliendo la sorgente dal modulo nelle Preferenze di sistema oppure dal pannello del software: le richieste sono molto basse, tanto che basta un Mac con USB 1.1 e OS X 10.4.11 (oltre a Windows Vista) o superiori per farlo funzionare, il che allarga la compatibilità praticamente con qualsiasi Mac o PC oggi funzionante. I modelli disponibili sono cinque, diversificati solo dal colore (bianco, nero, argento, oro e grigio scuro): il microfono non necessita di batterie e il cavo USB lascia passare sia i dati audio che l’alimentazione.
Il modello viene fornito con un sostegno in metallo satinato (la nostra recensione è stata fatta utilizzando il modello nero) che si appoggia bene al tavolo e, grazie a due viti laterali, permette di posizionare bene il microfono in modo molto libero, anche se non serve adattarlo alla fonte, perché è pensato per ricevere l’audio da qualsiasi angolazione. Le viti si possono staccare per posizionare il microfono ad uno stand preesistente, magari su un treppiede o su un’attrezzatura da studio.
Nella parte frontale sono presenti il pulsante Mute, che presenta anche un piccolo LED rosso ad indicare il corretto funzionamento (fisso) oppure lo stato di Mute (lampeggiante) e il volume dell’uscita audio per le cuffie, il cui mini jack è posto nella parte sotto del micronofo, accanto al connettore Mini USB. Nella parte dietro sono presenti il controllo Gain (guadagno) e la funzione di Pattern per il microfono.
Questa permette di modificare il funzionamento della capsula in quattro diverse modalità: Cardioide per la cattura della voce, tipicamente davanti al microfono, Stereo per la cattura delle sorgenti a destra e a sinistra del microfono, ideale per strumenti e per offrire una ricostruzione più viva del suono, Omnidirezionale per la cattura a 360°, tipica per la cattura di una registrazione dal vivo di un gruppo di strumenti e voci ed infine Bidirezionale, tipicamente fronte e retro del microfono, per duetti cantati oppure per una intervista.
Grazie ad un sample rate di 48 KHZ e una risposta di frequenza che va da 20 HZ a 20 KHZ il microfono offre una capacità di catturare audio e suoni molto buona: inutile dire che siamo su di un altro pianeta rispetto al microfono di un iMac o di un MacBook Pro, ma anche rispetto al già citato e provato Snowball l’incremento di qualità è percettibile e deciso.
Per quanto riguarda il parlato questo appare più corposo e pieno: la tonalità è più viva e realistica, in modo più deciso rispetto agli strumenti musicali, ma nei nostri test non avevamo uno studio di registrazione e ci siamo basati su fasi di registrazione “casalinghe”. La compatibilità ci è sembrata ottima, abbiamo testato il microfono sia con GarageBand che con ScreenFlow e questo è stato riconosciuto al volo: ad ogni modo la casa madre ha predisposto una pagina con tutti i dettagli dei set per ogni App.
Yeti, audio e design
In definitiva siamo di fronte ad un ottimo microfono, che con una spesa senza dubbio minima, 149,99 Euro (ne esiste anche una versione Pro a 299,99 Euro) offre un salto di qualità indubbio per chiunque necessiti di una registrazione di qualsiasi tipo tramite il proprio Mac. La praticamente totale assenza di rumori di fondo, l’elasticità della capacità di registrazione (tramite le tre capsule e le 4 modalità) il microfono si presta ad un utilizzo molto vasto. Noi abbiamo realizzato un paio di tutorial, provato la registrazione di un paio di strumenti ma anche realizzato videochiamate tramite Skype e anche una sessione di gioco utilizzando il microfono per la chat vocale durante l’assalto ad una base spaziale, non proprio il suo ambiente ideale ma segno che la versatilità ci sta tutta.
Sottolineiamo che il peso è importante (circa 1 Kg con lo stand) ma grazie ad un design intrigante e moderno la forma non indifferente di 12×12.5×29.5 cm non stona affatto nelle scrivanie. Non abbiamo di certo provato tutti i modelli in commercio, e forse esistono microfoni USB migliori, ma sicuramente non a questo prezzo. A voler trovare un vero difetto, forse potremmo dire che la verniciatura superficiale è appare un po’ debole ma si tratta sempre di un modello che sosta sopra una scrivania in pianta stabile e non un microfono adatto alla borsa.
Yeti è distribuito in Italia da Attiva, ed è presente in tutti i negozi convenzionati Apple, anche se è disponibile anche online.
Chi volesse approfondire l’argomento audio su Mac raccomandiamo “Il Mac secondo me”, il libro elettronico disponibile per iBooks Store oppure Amazon Kindle Store in vendita a 5,99 Euro.
[usrlist Design:4.5 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:4 Qualità/Prezzo:4]
Pro:
- Design piacevole
- Quattro modi di registrazione
- Qualità ottima
Contro:
- La verniciatura è un po’ delicata