L’ultimatum di Microsoft a Yahoo torna al mittente. Il ‘no grazie’ del colosso di Internet alla lettera spedita da Ballmer con la quale il Ceo di Redmond dava tre settimane di tempo per accettare l’offerta di acquisto, pena una scalata ostile, è arrivato la mattina di lunedì, ora americana, con una lettera firmata da Jerry Yang e Roy Bostock, rispettivamente amministratore delegato e chairman di Yahoo.
‘Riteniamo la vostra minaccia di dare il via ad una offerta non sollecitata e ad una battaglia proxy per sostituire il nostro consiglio di amministrazione sia controproducente ed incoerente rispetto al nostro dichiarato obbiettivo di una transazione amichevole. La vostra offerta è sostanzialmente al di sotto del valore di mercato di Yahoo’ dicono i due manager, respingendo con questo il nocciolo dell’argomentazione di Microsoft che si diceva in sostanza non disponibile ad aumentare l’offerta.
Yahoo continua a non dichiararsi in generale ostile all’idea di un acquisto ma di ritenere necessario un aumento del prezzo per azione: ‘La nostra posizione è semplice: ogni transazione deve avere un valore che riflette quello di Yahoo, incluso ogni beneficio strategico che ne deriverebbe a Microsoft e nei termini che diano ai nostri azionisti tutte le necessarie garanzie’
Nella parte finale della lettera Yahoo smentisce Ballmer che nel suo messaggio accusava la società di Mountainview di non avere dato il via ad alcuna trattattiva. ‘Si tratta di affermazione curiose – dice la lettera – visto che abbiamo già respinto una vostra offerta di 31$ per azione e che abbiamo tenuto diversi incontri al vertice per discutere della transazione affrontando una serie di argomenti, da quelli sull’integrazione a quelli normativi. Abbiamo parlato anche dei problemi in sede antitrust e avanzato i nostri dubbi sull’esame che l’accordo dovrà affrontare in sedi molteplici. Non avete ancora risposto ad alcuna delle problematiche avanzate dai nostri legali, né fornito le informazioni richieste’. Lo stesso Ballmer avrebbe partecipato agli incontri ‘e avresti potuto – dicono Yang e Bostock – presentare ogni tuo dubbio nella maniera più adeguata’.
‘Per essere chiari – chiudono i due manager di Yahoo – e per evitare ogni confusione diciamo che siamo aperti ad ogni ipotesi che possa valorizzare l’investimento dei nostri azionisti. Questo include una transazione con Microsoft e questa avrà un prezzo che riconosce pienamente il valore di Yahoo in sé e quello che esso potrebbe rappresentare Microsoft e un livello superiore a quello di altre alternative. Infine riaffermiamo con fermezza la strada intrapresa che è quella che porta a dare alle azioni il loro giusto valore e non permetteremo che tu o altri possano acquisire la società ad un prezzo che è al di sotto di quello del mercato’