Yahoo ha annunciato che si unirà a Google nello sforzo di creare un sistema di posta elettronica criptata entro il prossimo anno, che potrebbe rendere matematicamente impossibile per le aziende consegnare i messaggi degli utenti a un tribunale. Se il progetto avrà successo, sarebbe un grande passo nel portare la messaggistica crittografata a disposizione degli utenti, e sarebbe anche una delle prime rivoluzioni online post-datagate. Inoltre le due aziende offrirebbero il servizio a milioni di persone, potendo contare su un numero di abbonati elevatissimo: 366 milioni di visitatori unici per Gmail e 273 milioni per Yahoo, secondo gli ultimi dati di comScore risalenti al dicembre 2013.
Lo strumento di crittografia sarà una funzione opzionale che gli utenti dovranno attivare, si baserà su una versione di crittografia PGP e a differenza dei servizi di webmail tradizionali che si basano sul fatto che siano le aziende tecnologiche in possesso di password e nomi utente per gli account dei consumatori, con il nuovo servizio PGP ogni utente ha la propria chiave di crittografia memorizzata sul suo computer portatili, tablet e smartphone.
Yahoo stessa ha riconosciuto che ci sono diverse sfide da affrontare per portare un tale strumento a disposizione di un pubblico in generale; inoltre la crittografia PGP non sarà la panacea di tutti i mali: il contenuto delle email sarà infatti sì a prova di spia, ma no lo saranno i dati accessori di trasmissione. “Non sarà un segrete che state inviando un’email al vostro vostro sacerdote – dice Alex Stamos di Yahoo – ma il contenuto dell’email sarà segreto.”
Il datagate ha sicuramente creato un’importante spartiacque nel settore: ricordiamo la chiusura di Lavabit, piattaforma crittografata di email usata da Edward Snowden, costretta a chiudere dopo che la corte obbligò l’azienda a consegnare le chiavi di crittografia. Con la nuova soluzione prospettata da Google e Yahoo le aziende potrebbero lavarsene le amni: la chiavi crittografiche sarebbero infatti nelle sole mani degli utenti.