Secondo quanto riportato da Associated Press, Yahoo ha accettato di pagare 50 milioni di dollari di danni per 200 milioni di persone con sede negli Stati Uniti e in Israele, che hanno in passato visti violati i loro dati personali sulla piattaforma della società web.
La società dovrà inoltre fornire agli utenti servizi di monitoraggio del credito per due anni. La corte federale della California deve ancora approvare la transazione prima che i pagamenti possano essere concessi, ma probabilmente è solo una questione di tempo.
Nel 2013, Yahoo aveva subito una violazione dei propri dati che ha colpito circa tre miliardi di account utente; l’anno successivo, ha subito un’altra violazione più contenuta, che ha colpito 50 milioni di utenti.
Le informazioni personali tra cui nomi, compleanni, indirizzi e-mail, password crittografate e, in alcuni casi, anche domande e risposte sulla sicurezza sono state esposte nella violazione. L’azienda ha però Yahoo rivelato per la prima volta le due violazioni dei dati solo nel 2016, e ci sono voluti altri due anni ed una causa legale collettiva contro Yahoo per raggiungere un accordo con le parti lese.
Il numero di 50 milioni di dollari si traduce in 25 all’ora per ciascun titolare di account per il tempo speso a gestire le conseguenze della violazione. L’accordo stima i tempi a 15 ore per chi ha subito perdite come il furto di identità e solo cinque ore per tutti gli altri.
A seconda che l’utente sia in grado di documentare o meno le sue perdite, è possibile richiedere fino a 375 dollari o 125 dollari. Chi invece dispone di un account email Yahoo premium, potrà ottenere un rimborso del 25% sul suo abbonamento.
Poiché i servizi internet di Yahoo sono stati acquistati da Verizon l’anno scorso, Verizon dovrà ora pagare metà dell’intero risarcimento. L’altra metà sarà gestita da Altaba Inc., ciò che è rimasto di Yahoo dopo il completamento dell’accordo con Verizon.