Yahoo sta mettendo all’asta circa 3000 brevetti di sua proprietà, continuando dunque a smantellare quanto lega l’azienda al web, alla ricerca di una nuova identità che non sarà facile plasmare. Dalla vendita dei brevetti, riferisce The Wall Street Journal, l’azienda potrebbe ricavare 1 miliardo di dollari.
La vendita è stata affidata alla banca specializzata in investimenti Black Stone, fissando per metà giugno la scadenza entro la quale è possibile ricevere le offerte preliminari. Tra i gruppi invitati, non meglio precisati “soggetti strategici”, gruppi di private equity e società di investimento. Tra i big potenzialmente interessati, gli analisti fanno i nomi di Alphabet (Google) e Microsoft. Yahoo sta cercando di racimolare fondi in vari modi e negli ultimi tre anni ha ricavato 600 milioni di dollari dalla vendita di brevetti e licenze.
Una sorta di guerra per accaparrarsi i brevetti c’è stata nel 2011. All’epoca Nortel Networks aveva messo in vendita sui brevetti per 4.5 miliardi di dollari. A comprarli, un gruppo di aziende (“consorzio Rockstar”) che includeva Apple, Microsoft, BlackBerry, Emc e Sony, contrapposto a Google che aveva inizialmente offerto per gli stessi brevetti circa 900 milioni di dollari.
Yahoo da tempo è impegnata a trovare un acquirente per le sue attività principali (inclusi Yahoo Mail e siti quali Yahoo Sport, Yahoo Finanza, il motore di ricerca vero e proprio, la piattaforma per blog Tumblr e a quella p per le immagini Flickr). Marissa Mayer, arrivata da Google e nominata CEO nel 2012, non è riuscita a rilanciare l’azienda che nonostante varie potenzialità è da tutti vista come un soggetto non in buone condizioni di salute.