Yahoo e Microsoft continuano insieme. Le due aziende hanno infatti annunciato che il loro accordo sul mercato delle ricerche online proseguirà anche se con alcune modifiche.
Differentemente dal patto del 2009, ora Yahoo avrà una certa flessibilità nel poter modificare i risultati di ricerca su qualsiasi piattaforma; la partnership non è più esclusiva infatti solo per desktop e mobile. Questo sulla carta permetterà e Yahoo di personalizzare l’esperienza di ricerca in futuro. Questo almeno per ora non significa, almeno ora, l’addio alle tecnologie di Microsoft Bing. “Yahoo continuerà a servire gli annunci e risultati di ricerca di Bing per la maggior parte del suo traffico di ricerca desktop” ha detto un portavoce della società. Un dettaglio di significativo rilievo che emerge solo tra le righe è che le due parti potrebbero chiudere la loro esperienza di partnership nella ricerca il prossimo primo ottobre; le condizioni sono scritte nel documento e potrebbe bastare il non raggiungimento di alcuni specifici target di profitto da parte di Yahoo.
Yahoo e Microsoft hanno anche modificato il modo in cui gli annunci verranno visualizzati e gestiti. Microsoft continuerà ad utilizzare la propria piattaforma Bing Ads, mentre Yahoo continuerà con la sua piattaforma di annunci Gemini. Questo permetterà a Yahoo di gestire i proprio la piattaforma annunci nella sua totalità, mentre Microsoft potrà pubblicare gli annunci di Bing a fianco dei propri risultati di ricerca su Yahoo; in precedenza invece gli spazi pubblicitari “premium” erano gestiti solamente da Yahoo. Anche in questo caso le revisione dell’accordo concede maggior libertà ad entrambe le aziende.
“Nel corso degli ultimi mesi, Satya e io abbiamo lavorato a stretto contatto per concordare un accordo di ricerca rivisto che ci permetta di migliorare la nostra esperienza utente e innovare di più nella nostra attività di ricerca – ha affermato il CEO di Yahoo Marissa Mayer – Questo accordo rinnovato apre notevoli opportunità di partnership che io sono molto eccitata di esplorare.”
Nonostante le parole di Marissa Meyer, è noto come la ex Googler non abbia mai visto di buon occhi l’accordo suggellato dal suo predecessore e presto le due aziende potrebbero nuovamente tornare ad essere indipendenti, considerando che dalla firma dell’accordo, la quota di ricerca di Yahoo in USA è scesa dal 17 al 13 per cento.