Yahoo! compra il servizio di messaggeria Blink. Ne dà notizia lo stesso team di sviluppatori della software house Meh Labs, dalla home del sito internet ufficiale: «Siamo entusiasti nel comunicarvi che Blink si unisce a Yahoo! Cosa succederà ora per gli utenti del servizio? Nelle prossime settimane provvederemo allo spegnimento per le entrambe le versioni dell’app, sia su Android che iOs». Insomma, gli utenti di Blink dovranno cercarsi un altro instant messenger, un problema che per altro, nel Bel Paese, riguarderà un numero ridotto di persone visto che oltre la metà dell’utenza Blink la raccoglieva negli Usa, mentre il resto prevalentemente in Medio Oriente, dove era diventata l’app per messggi preferita dal pubblico. In ogni caso gli sviluppatori di Meh Labs – guidati dagli ex Google Kevin Stephens e Michelle Norgan – erano riusciti a ritagliarsi un certo spazio nel sempre più affollato campo delle chat, sfidando da vicino la più conosciuta Snapchat: il suo punto di forza, infatti, era la possibilità di inviare messaggi usa e getta, che si cancellavano dopo poco senza lasciare tracce.
«Abbiamo fondato Blink – si legge sempre nella home – perché eravamo convinti che le persone potessero sentirsi libere solo se avessero potuto essere oneste e sincere nelle loro conversazioni in chat, come lo sarebbero state di persona. Saremo lieti di portare questa visione in Yahoo!». Il nodo dell’acquisizione potrebbe essere proprio in questa frase. Al contrario di quanto fatto qualche settimana da Zuckerberg nella multimiliardaria acquisizione di Whatsapp la Ceo di Yahoo! Marissa Mayer ha scelto di chiudere senza se e senza ma il servizio. Il focus dell’interesse, quindi sembrerebbe essere il capitale umano. Del resto proprio questo sembra essere lo “stile” Mayer che negli ultimi mesi ha effettuato decine e decine di acquisizioni, in pochissimi casi preservando le società, scegliendo, invece, di fagocitarle.