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Xserve, addio alla vendita a partire dal 31 gennaio

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Apple dice addio al mondo dei server rack. Nel corso della giornata di oggi, infatti, la società di Cupertino ha ufficializzato la cessazione della linea Xserve con un messaggio e la distribuzione di un documento in PDF sul suo sito. «Apple – si legge nella nota in 11 pagine che serve a fornire informazioni sulle modalità con cui le aziende potranno migrare dai loro attuali assetti hardware basati su Xserver e propone un confronto, molto interessante con i Mac mini e i Mac Pro – si appresta ad abbandonare la linea Xserve. Le macchine saranno disponibili per l’ordine fino al 31 gennaio. Dopo questa data i clienti che voglio aggiornare, sostituire o affiancare con altri prodotti con nuovo hardware Apple possono scegliere tra i Mac Pro e i Mac mini»

L’annuncio di Apple non arriva a sorpresa. La manovra di sganciamento da questa particolare classe di computer era iniziato ormai da tempo; gli Xserve non erano stati aggiornati con i nuovi processori Nehalem ricevuti dai Mac Pro e la gamma era decisamente invecchiata. Dall’aprile del 2009, data dell’ultimo aggiornamento hardware di un certa portata, l’unica novità era stata l’inclusione della versione server di Mac Os 10.6. Apple in precedenza aveva già abbandonato il Raid Xserve che era stato lanciato quasi contemporaneamente ad Xserve.

Ricordiamo che i server di Apple hanno fatto la loro apparizione nell’era pre-Intel usando inizialmente processori G4 e poi processori G5 di IBM. Il loro maggior salto dal punto di vista dell’architettura avvenne nel 2006 quando furono modificati per supportare i processori x86.

La storia di queste macchine è sempre stata piuttosto controversa dal punto di vista dell’accettazione. In particolare non sfondarono mai nel settore chiave di ambito professionale del mondo Mac nonostante una riconosciuta elevata qualità di ingegnerizzazione e prestazioni di altrettanto elevato profilo. A penalizzarli costi di un certo livello in rapporto ad hardware basato su profilo open source e successivamente anche la concorrenza interna con i Mac mini che si sono dimostrati per la stragrande maggioranza delle esigene di piccoli e medi gruppi di lavoro (una delle nicchie che tipicamente gli Xserve intendevano servire) più che efficienti ad un costo molto ridotto rispetto all’hardware rack Sul livello più alto i nuovi MacPro sono altrettanto efficienti sotto il profilo delle prestazioni quanto gli Xserve e anche se hanno un ingombro superiore per la maggior parte delle aziende rappresentano una soluzione ideale in quanto più facili da supportare e mantenere in efficienza.

Non mancheranno certamente, in ogni caso, di fronte alla notizia di oggi coloro che si rammaricheranno di avere visto passare nel libro della storia un prodotti innovativo e anche coraggioso da parte di Apple. In particolare a rimpiangere questa scelta saranno i tanti che credono nella piattaforma Mac come sistema per la produzione e l’informatizzazione dei servizi aziendali e che hanno apprezzato gli Xserve perchè univano un hardware di profilo elevato alla linearità di ingegnerizzazione e alla facilità di utilizzo di Mac Os.

Apple, si legge nel documento che citiamo poco più sopra, continuerà a vendere Apple Drive Modules fino a fine 2011 e a supportare Xserve sia che essi siano coperti da garanzia che non lo siano.

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