Xojo ha annunciato la disponibilità di Xojo 2018 Release 1, versione che integra migliorie nella versione per Windows e altre legate a iOS (il supporto all’SDK di iOS 11 e lo schermo di iPhone X).
Per quanto riguarda Windows, grazie all’aggiornamento del motore di compilazione LLVM, ora è possibile fare il debug delle applicazione a 64bit così come si fa per quelle a 32bit; è anche possibile fare il debug remoto delle applicazioni, ovviamente utilizzando sulla macchina remota lo stub a 64bit.
Per la grafica sono state introdotte diverse funzionalità interne per ridurre lo sfarfallio che poteva avvenire in certe situazioni durante la visualizzazione delle finestre delle applicazioni desktop. Il controllo WebFileUploader è stato migliorato e ora permette di utilizzare il Drag and Drop, la selezione multipla, visualizzare l’avanzamento del caricamento, filtrare per mime Type, impostare un timeout e fare l’upload di file di dimensione maggiore di 2GB. Il WebMoviePlayer ora utilizza il controllo HTML5 con tutte le sue funzionalità e gli eventi: Played, Stopped, VolumeChanged, PositionChanged e DurationChanged.
È stata aggiornata la libreria di SQLite e ora è possibile avere il vero messaggio d’errore nel caso di errori durante la creazione di un prepared statement e, utilizzando correttamente la proprietà ThreadYieldInterval, questo database non blocca le altre operazioni di altri thread in caso di tempi lunghi per l’esecuzione della query.
Per quanto riguarda XojoCloud, è possibile visualizzare le statistiche del server utilizzato. ramite la finestra che viene visualizzata è possibile osservare il carico della CPU, l’uso della memoria, della rete e del disco sia per l’applicazione che per il server. Per quanto concerne RaspberryPI è stato migliorato l’utilizzo dei font per le applicazioni su questa piattaforma.
Questo ambiente, lo ricordiamo, è adatto sia agli sviluppatori professionisti, sia a quelli occasionali e per gli hobbisti. Le applicazioni create in Xojo sono compilate in linguaggio macchina sia per il web che per il desktop per una migliore performance e sicurezza. L’ambiente mette a disposizione controlli nativi affinché il “look and feel” sia sempre quello che ci si aspetta in ogni piattaforma. Anche lo sviluppo è multi piattaforma; le applicazioni possono essere sviluppate su Windows, ad esempio, e compilate per OS X o Linux (un unico sorgente supporta più piattaforme). Anche per il web basta un solo linguaggio invece che utilizzare HTML, CSS, PHP, JavaScript, o AJAX permettendo dunque di risparmiando tempo.
È possibile usare il “drag and drop” per costruire l’interfaccia grafica e utilizzare un linguaggio di programmazione semplice ed efficiente (molto simile al Visual Basic) per implementare le funzionalità nelle applicazioni. Molte applicazioni aziendali per iOS si basano su un’applicazione web che fornisce la logica di funzionamento e l’accesso ai dati. Xojo a detta del produttore è l’unico ambiente di sviluppo che fornisce la possibilità di realizzare entrambe: un’applicazione client nativa per iOS e una applicazione server nativa e il tutto da un solo linguaggio e con un unico strumento di sviluppo. Altri dettagi a questo indirizzo. Gli sviluppatori mettono a disposizione anche un interessante volume gratuito (in italiano) che insegna le basi per cominicare a sviluppare.