Intervistato negli Stati Uniti Hugo Barra anticipa i piani in corso del noto costruttore cinese che per filosofia, marketing e concezione dei prodotti non ha mai nascosto di ispirarsi ad Apple. L’ex top dirigente di Google per l’universo Android, dal 2013 responsabile dello sviluppo internazionale di Xiaomi, ha dichiarato a re/code che ogni mese vengono venduti 1 milione di Mi Band, il bracciale smart super economico che secondo Barra è in grado di generare volumi superiori ai modelli di Fitbit, anche se non ha fornito numeri della concorrenza da confrontare.
La dichiarazione più importante di Barra riguarda però gli smartphone: Xiaomi sta progettando di rendere disponibili i propri terminali Android anche negli USA, anche se per il momento una data precisa non è ancora stata stabilita. Soprattutto in Cina, ma non solo, gli smartphone Xiaomi sono molto apprezzati per il prezzo decisamente abbordabile, abbinato a specifiche tecniche di alto livello e una esperienza utente curata.
Il lancio del negozio online Mi Store prima in fase di test e da giugno effettivo in USA e in alcuni paesi europei aveva fatto sperare nella disponibilità anche di smartphone e tablet Xiaomi, ma così non sarà. Almeno inizialmente sarà possibile acquistare solamente accessori e periferiche. Oltre alle problematiche di un lancio internazionale su mercati diversi da quello cinese, gli osservatori indicano un altro possibile scoglio per Xiaomi: finora la commercializzazione è avvenuta in paesi in cui brevetti e proprietà intellettuali sono poco o relativamente protetti. Xiaomi potrebbe incontrare non poche difficoltà nel proporre smartphone e tablet nei mercati più maturi, più strettamente osservati e regolamentati.