In Cina nell’ultimo trimestre 2014 Xiaomi è riuscita a superare Samsung, diventando il primo produttore di smartphone del Paese orientale in termini di vendite nell’ultimo quarto. L’azienda dei Mi ha conquistato il 14% delle vendite mentre Samsung (così come Lenovo e Yulong) si sono fermati al 12%. Una crescita decisamente importante per l’azienda cinese, che nello stesso periodo dello scorso anno contava solo il 5% delle quote di vendita; oggi invece è riuscita a superare i rivali, anche la stessa Samsung, che da diversi trimestri dominava il mercato cinese.
Avevamo già evidenziato l’incessante crescita del brand cinese, rilevata anche dai numeri diffusi da Kantar Worldpanel; i nuovi dati citati dal Wall Street Journal mostrano dunque non solo la forza di Xiaomi, ma anche le difficoltà del colosso sud coreano a mantenere la sua penetrazione e il suo appeal in Cina, al momento uno dei mercati più importanti al mondo. Il successo di Xiaomi è comunque dato dalla strategia dell’azienda, che ha deciso di puntare tutto sul fattore prezzo. I costi dei Mi sono molto ridotti rispetto alla concorrenza, con una prezzo medio di vendita al di sopra dei 100 dollari, con il più evoluto Mi4 venduto a poco più di 300 dollari; prezzi decisamente contenuti anche se paragonati agli altri smartphone di fascia medio-alta del mondo Android.
Come abbiamo già evidenziato, Xiaomi si ispira direttamente ad Apple, non solo nel design dei suoi dispositivi, ma anche per altri aspetti della sua strategia promozionale, incluso lo stile dei keynote, la grafica impiegata a ogni livello, dal sistema operativo alle slide di presentazione, ai colori dei prodotti e molto altro ancora. Secondo gli analisti Xiaomi rappresenta così una minaccia reale per Samsung e per gli altri costruttori Android, meno per Cupertino che anche in Cina mantiene una fascia di qualità e prezzo decisamente superiori.