Sempre più sorprendente il successo di Xiaomi, azienda cinese fondata solo nel 2010 e diventata nel secondo trimestre del 2013 la sesta azienda del mercato smartphone del proprio paese, superando Apple e facendo scivolare Cupertino indietro di una posizione. Secondo un rapporto di Canalys fra aprile e giugno 2013 l’azienda avrebbe venduto 4.4 milioni di smartphone, contro i 4.3 di Apple, superando così l’azienda USA e raggiungendo il 5% del mercato.
Davanti a tutti sempre Samsung con il 17.6%; seguono Lenovo, Yulong, ZTE e Huawei, una classifica che vede un nutrito numero di attori cinesi. Xiaomi ha raggiunto la popolarità grazie al lancio nel 2011 dello Xiaomi phone, cellulare di fascia alta che, così come i successivi, ha subito riscosso un successo di vendite immediato, dovuto anche alla limitatezza delle scorte, andate subito esaurite. Oltre ai telefoni, infine, Xiaomi produce anche una popolare ROM per Android, denominata MIUI, e l’applicazione per la messaggistica Miliao.
L’ultimo Hongmi phone, smartphone da soli 130 dollari di prezzo, ha battuto ogni record di vendite, totalizzando circa 5 milioni di esemplari online venduti nei soli primi tre giorni di disponibilità. I dispositivi di Xiaomi sono stati svariate volte soggetti a critiche per l’eccessiva somiglianza estetica con gli iPhone o altri dispositivi top di gamma, con i quali condividono molte linee e il design di fondo, sebbene il costo sia praticamente quasi la metà rispetto agli smartphone di Cupertino; caratteristica quest’ultima che sembra aver decretato il sorpasso dell’azienda cinese su quella statunitense.
La posizione di Apple sul mercato cinese sembra così sempre più debole: l’arrivo di un iPhone e basso prezzo e un accordo con China Mobile sembrano essere ormai necessari per riguadagnare il terreno perduto nei confronti dei rivali, che fino ad oggi hanno potuto avvantaggiarsi grazie e una maggiore diffusione (China Mobile a 700 milioni di abbonati) e prezzi più concorrenziali.