Xiaomi è al lavoro per realizzare in casa i processori che andranno in futuro ad equipaggiare i suoi dispositivi, smartphone, tablet ed altri.
Il primo processore di Xiaomi dovrebbe chiamarsi Pinecone e potrebbe muovere il prossimo Mi 5c probabilmente un dispositivo studiato con specifiche tecniche di medio livello, venduto ad un prezzo vantaggioso. Il Pinecone non sarebbe il top di gamma, ma più un entry level SoC dotato di una CPU octa-core (il Cortex-A53) con clock a 2.2GHz. Oltre a questo processore il Mi 5c includerà un display da 5,5 pollici con vetro 2.5D e cornici molto sottili 3GB di RAM e 64GB di memoria interna, una fotocamera da 12 megapixel sul retro e da 8MP per i selfie.
Il telefono dovrebbe includere NFC, Android 6.0 preinstallato con MIUI 8; secondo le voci verrò svelato il prossimo 30 novembre e costerà in Cina circa 145 dollari. Il Mi 5c potrebbe essere il banco di prova per testare i nuovi processori di Xiaomi, per un rilascio più ampio il prossimo anno nel caso in cui tutto andasse per il verso giusto.
Non è raro per i produttori di dispositivi decidere di realizzare i loro chip in-house: Apple ha la propria serie di chip A, mentre nell’ecosistema Android si contano Samsung con i chipset Exynos e Huawei con i chipset Kirin