Tra le curiosità del MWC 2025 c’è sicuramente l’obiettivo magnetico modulare di Xiaomi: il colosso cinese, che sta accelerando davvero tanto sulla fotografia mobile (vedi Xiaomi 15 e 15 UJltra con lenti Leica), ha mostrato un’idea differente rispetto al classico concetto di sensori fotografici annessi allo smartphone.
Si tratta di un obiettivo esterno, da innestare sul retro dello smartphone attraverso aggancio magnetico. Il concetto prende il nome di “Modular Optical System“, che consiste in un obiettivo esterno in grado di attaccarsi a uno degli smartphone Xiaomi.
Il dispositivo ha un modulo ottico integrato con sensore, che si aggancia in modo magnetico sul retro del telefono, che per l’occasione era uno Xiaomi 15 modificato, dotato di magnete Qi2 integrato simile al MagSafe degli iPhone.

Come visibile anche dalle foto, il modulo si aggancia al telefono mediante due piccoli perni, che lo “bloccano” in posizione e gli consentono di essere alimentato dalla batteria dello smartphone. Un piccolo ricevitore, che impiega la tecnologia proprietaria LaserLink dell’azienda, lo collega poi all’interfaccia della fotocamera, permettendo l’accesso a tutte le modalità e all’elaborazione delle immagini Leica presenti nell’app.
Pur essendo un prototipo, il dispositivo è mostrato in questi giorni a MWC 2025 molto rifinito, quasi fosse pronto per la commercializzazione.
I precedenti
L’idea alla base non è del tutto nuova: Sony aveva tentato qualcosa di simile nel 2014 con la serie QX, mentre Samsung aveva sperimentato, nel 2013, un Galaxy S4 Zoom con una fotocamera point-and-shoot.
Anche Motorola, nel 2016, aveva lanciato la serie Moto Mods, accessori attaccabili ai telefoni Moto Z tramite perni e magneti, tra cui una collaborazione con Hasselblad che includeva proprio un modulo True Zoom con zoom ottico 10x. Anche questa soluzione non aveva avuto un riscontro significativo sul mercato.
L’obiettivo Xiaomi
L’obiettivo ha una lunghezza focale equivalente a 35mm con apertura f/1.4, variabile fino a f/11, ed è dotato di una ghiera per la messa a fuoco manuale. Invece, poiché non è presente una ghiera per scegliere l’apertura sull’obiettivo stesso, le regolazioni si effettuano esclusivamente tramite la modalità Pro dell’app fotocamera.
L’autofocus è operativo in tutte le modalità, e il motore interno emette un suono percepibile ad ogni aggiustamento. Il modulo ottico adotta una struttura asferica in vetro 6G e un design a distanza di flange ridotta con configurazione frontale, volto a contenere il peso del modulo a circa 100 grammi.
Xiaomi considera questo modulo non solo come un obiettivo aggiuntivo, ma come parte di un sistema modulare più ampio. L’azienda prevede, infatti, la possibilità di sviluppare obiettivi con lunghezze focali diverse e accessori aggiuntivi, sfruttando proprio i perni e la tecnologia LaserLink per integrare tali componenti con il software del telefono.
Altro dal MWC 2025
Per tutte le notizie dedicate all’edizione 2025 della fiera in corso a Barcellona vi basta sfogliare gli articoli pubblicati all’interno di questa sezione di macitynet.