Xiaomi marcia decisa verso l’Italia grazie ad un accordo con Tre. L’azienda cinese sta per sbarcare nel nostro paese, oltre che in Austria, Danimarca, Irlanda, Svezia e Regno Unito, sulla scorta di una partnership con il conglomerato di Hong Kong CK Hutchison che in Europa è commercialmente conosciuta come 3 Group, e in Italia come Tre.
Come parte dell’accordo, i prodotti Xiaomi saranno inizialmente disponibili nei negozi a marchio operatore. Si tratterà ovviamente in gran parte di cellulari, dispositivi che sono noti tra gli appassionati di tecnologia per avere una elevata qualità costruttiva, un buon design in un prezzo assolutamente competitivo.
L’elevato valore in rapporto al costo dei prodotti è uno dei fulcri su cui Xiaomi cerca l’affermazione internazionale. In passato il brand ha avuto una forte espansione in Asia come dispositivo capace di competere con i marchi top, come Apple e Samsung “Il rapporto qualità-prezzo con noi è accessibile a tutti”, ha detto Xiang. “Stiamo creando un prodotto premium, ma non lo vendiamo a un prezzo premium”.
Wang Xiang, vicepresidente senior per le divisioni Xiaomi di business, vendite, marketing e strategia legale, in precedenza ha dichiarato aveva che la società ha “molti, molti clienti in Spagna, Regno Unito, Germania e Italia”, da qui dunque l’interesse dell’azienda nel presidiare i mercati dei principali Paesi del vecchio continente.
Xiaomi non si fermerà però ai cellulari. Altri prodotti con il suo marchio saranno venduti in punti vendita che collaborano con l’operatore Tre. Xiaomi ha creato un ecosistema di aziende che costruiscono dispositivi con il suo nome; si tratta di batterie, videocamere, accessori per fitness, scarpe smart e persino set di cacciaviti. Anche se non viene menzionato quali prodotti entreranno nei negozi, Engadget afferma che la partnership con CK Hutchison copre l’ecosistema Mi IoT e i prodotti lifestyle di Xiaomi per alcuni mercati.
La notizia arriva subito dopo l’annuncio che Xiaomi ha presentato i documenti per la sua IPO, con la quel cercherà di raccogliere almeno 10 miliardi di dollari. L’azienda ha fatto il suo ingresso in Europa con una limitata presenza anche in Italia lo scorso anno, rendendo disponibili alcuni prodotti attraverso punti vendita digitali come Amazon.it, Mediaworld e dal sito ufficiale.
