Sembra sempre più una caccia al tesoro, o per meglio dire alla “copia” o al “passo falso” quella scatenata nei confronti di Xiaomi. Dopo le prime segnalazioni per l’eccessiva somiglianza di alcuni prodotti del marchio cinese con i prodotti Apple, o dell’utilizzo di icone, prese in prestito con forse troppo zelo, è nuovamente il blogger e programmatore John Gruber a puntare il dito su nuove stranezze che mettono in ulteriore cattiva luce il brand dell’ex-Google Hugo Barra.
Ancora un volta nella pagina di presentazione del Mi 3 Gruber ha individuato il ritratto di una ragazza con un copricapo rosso, immagine evidenziata in una schermata delle galleria del dispositivo, a fianco di altre numerose immagini. Il posizionamento che suggerisce che le immagini siano state scattate con il telefono.
La foto però è reperibile su Flickr, è stata scattata da Javi Inchusta Gonzalez e non con un Mi 3 ma con una Nikon D700; inoltre l’immagine è coperta da copyright. È difficile dire se Xiaomi abbia richiesto i diritti per farne uso (lo dubitiamo, essendo stato rimosso il watermark dall’immagine), ma di sicuro posizionare l’immagine nella app galleria delle fotografie del dispositivo potrebbe passare l’ingannevole messaggio che le immagini nella schermata sia state tutte scattate con il telefono, suggestione dimostratasi falsa, non solo per la foto in questione ma anche per molte altre, scovate da diversi lettori e prontamente evidenziate da Gruber nel suo post.
Con il passare del tempo dunque Xiaomi si sta sempre più guadagnando i riflettori della cronaca tecnologica, anche se probabilmente non nel modo in cui avrebbe auspicato