Anche Xiaomi adesso ha il suo cane robot: si chiama CyberDog (che fantasia…) e, colorazione scura a parte, assomiglia terribilmente a Spot di Boston Dynamics. E’ un quadrupede meccanico «di ispirazione biologica» governato da un sistema open-source ed è questa la vera innovazione: l’azienda ha infatti annunciato che la sua destinazione, almeno quella iniziale, è quella di finire nelle mani degli sviluppatori che potranno così creare decine di migliaia di applicazioni diverse (forse). Niente prodotto commerciale quindi ma piuttosto una vetrina che mette in mostra il know-how ingegneristico di Xiaomi, servomotori proprietari inclusi, e che potrebbe portarci più rapidamente a un nuovo futuro distopico.
Tra le caratteristiche principali di Xiaomi CyberDog si segnalano la presenza di 11 sensori lungo il corpo, inclusi alcuni di tipo tattile e ultrasonici; ovviamente ci sono diverse fotocamere – tra cui alcune dotate di AI e altre di tipo fisheye binoculari ultra grandangolari – collegate a un modulo GPS e un modulo di profondità Intel RealSense D450 che, insieme, gli consentono di rilevare, analizzare e interagire con l’ambiente migliorando contemporaneamente il suo algoritmo di visione artificiale.
Secondo quanto dichiara la società, già allo stato attuale la tecnologia è sufficientemente buona da consentire al cane robot di seguire il suo proprietario e aggirare gli ostacoli anche molto piccoli (siamo nell’ordine del centimetro). E’ anche in grado di identificare le diverse posture e riconoscere i volti umani in modo da individuare e tracciare specifici individui in un gruppo e può eseguire migliaia di movimenti alla velocità massima di 3,2 metri al secondo, eseguendo azioni complicate come i salti mortali.
Il suo cervello è alimentato dalla piattaforma NVIDIA Jetson Xavier NX, un supercomputer dotato di AI che include 384 CUDA Core, 48 Tensor Core, 6 CPU Carmel ARM e due motori di deep learning che, secondo Xiaomi, gli consentono di «elaborare senza problemi un’enorme mole di dati acquisiti dal suo sistema di sensori». Può essere controllato sia tramite app che attraverso comandi vocali ed è dotato di tre prese USB-C e una HDMI alle quali possono essere collegate periferiche di vario tipo, scanner LiDAR compresi.
Al momento Xiaomi CyberDog non può essere acquistato da chiunque ma solo da «fan, ingegneri e appassionati di robotica» che potranno così esplorarne le immense possibilità, grazie alla community che potrà lavorare sul software open-source migliorandone le funzioni esistenti, aggiungendone di nuove e consentendo così di costruire il percorso per «future innovazioni». Sono disponibili mille unità e ciascuna sarà venduta al prezzo di 9.999 yuan, che corrispondono all’incirca a 1.300 euro col cambio attuale.
Negli scorsi giorni Xiaomi ha presentato Mi Mix 4, terminale Android evoluto con fotocamera selfie nascosta nel display, chassis in ceramica e non solo. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Xiaomi sono disponibili da questa pagina, invece per tutte le notizie dedicate all’universo Android si parte da qui.