Che Lei Jun, CEO di Xiaomi, fosse un fan di Jobs si sapeva, ma se qualcuno non l’avesse ancora capito, se ne sarebbe accorto nei giorni scorsi quando il vulcanico amministratore delegato della rampante azienda cinese, ha presentato la nuova gamma di dispositivi con una vera e propria “clonazione” del modulo di Jobs.
Jun è apparso indossando maglia nera, classici jeans, ha parlato su uno sfondo nero su cui apparivano i nuovi prodotti e nel finale ha persino proiettato la famosa slide “one more thing” che aveva fatto storia nei celebri keynote. Ma attenzione a non far menzione di questa similitudine con Hugo Barra, ex Googler e uomo chiave per Android, ed ora Vice Presidente dell’azienda cinese, perchè lo fareste arrabbiare molto. In questi giorni Barra ha espresso tutto il suo risentimento nei confronti di chi la paragona (o deride) per i costanti riferimenti alla Mela”Mi [il brand che Xiaomi vuole popolarizzare al di fuori della Cina] è una società incredibilmente innovativa – dice Barra – che non smette mai di cercare di migliorare e perfezionare i suoi prodotti e le accuse di copiare Apple sono solo sensazionalismi diffusi da chi non ha nulla di meglio di cui parlare”.
“Se hai due designer ugualmente qualificati, ha senso che abbiano raggiunto la stessa conclusione” risponde Barra sulle similitudini fra i prodotti Xiaomi ed Apple “Non importa se qualcun altro ha raggiunto la stessa conclusione sul fatto che il rapporto di schermo 4:3 sia preferibile al più cinematografico 16:9 della maggior parte dei tablet Android. L’azienda si impegna a produrre i migliori prodotti possibile e non avrebbe senso abbandonare un’idea solo perché Apple l’ha già utilizzata”.
Allo stesso modo Barra sostiene che la sua azienda non è l’unica ad “aver adottato lo stile di presentazione di Steve Jobs. Il mondo intero l’ha fatto.” Conclude l’ex Google: “Non stiamo copiando i prodotti Apple. Fine della storia.”
Xiaomi è forse la più promettente azienda emergente cinese e scrollarsi di dosso la Apple-dipendenza sarà molto importante per emergere in maniera rilevante anche al di fuori della Cina.