Prima in Cina e ora al Mobile World Congress MWC24 Xiaomi ha svelato il suo ultimo telefono di punta realizzato in collaborazione con il marchio Leica: dopo Ultra 12S e Ultra 13, Xiaomi finalmente si sta mettendo al passo con la concorrenza grazie al sensore fotocamera per dispositivi mobili di seconda generazione di Sony LYT-900, portandolo sull’ultimo smartphone di punta Xiaomi 14 Ultra.
Si tratta del secondo dispositivo a implementare questo prestigioso sensore fotografico, dopo Hasselblad Find X7 Ultra di Oppo rilasciato all’inizio di gennaio scorso. Detto questo, Xiaomi 14 Ultra ha un leggero vantaggio con un’apertura variabile principale più veloce fino a f/1.63, battendo quella f/1.8 del Find X7 Ultra, almeno sulla carta.
Ad eccezione dell’apertura f/2.5 più veloce del nuovo obiettivo periscopico da 120 mm, le altre tre fotocamere posteriori Summilux sono quasi identiche al set precedente e sono ancora alimentate da un sensore Sony IMX858.
Il cambiamento più grande in questo campo è il nuovo chip neurale Xiaomi AISP, che si propone di essere la prima piattaforma computazionale AI large-model al mondo per la fotografia. Questo sfrutta quattro modelli di grandi dimensioni – “FusionLM”, “ToneLM”, “ColorLM” e “PortraitLM” – per perfezionare i risultati, soprattutto con lo zoom digitale a 30x o più.
Xiaomi 14 Ultra offre anche alcune novità in campo batteria, durabilità e connettività. Come si è visto in Mix Fold 3 e Honor Magic V2, il terninale 14 Ultra è il primo smartphone Xiaomi a sfruttare la tecnologia delle celle di carbonio al silicio, al fine di inserire una capacità di 5.300 mAh in uno spazio ridotto dell’8 percento.
Per ricaricare la batteria, si dispone sia di una ricarica rapida cablata da 90W che di una ricarica rapida wireless da 80W che richiedono, rispettivamente, 12,5 minuti e 20 minuti per raggiungere il 50 percento.
Xiaomi afferma che la struttura battezzata Dragon Armor dello chassis di 14 Ultra ha una resistenza al piegamento doppia, grazie al suo particolare telaio intermedio in lega di alluminio siglato 6M42. Il marchio cinese afferma addirittura che questa parte è più resistente dell’8 percento rispetto al telaio in titanio di iPhone 15 Pro.
Sul frontale è presente uno schermo AMOLED da 6,73 pollici (con risoluzione 3.200 x 1.440 pixel a 120Hz, prodotto da TCL) – con una resistenza alle cadute apparentemente 10 volte superiore ai modelli precedenti.
A livello software 14 Ultra funziona con sistema operativo HyperOS ed è alimentato dal più recente processore Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm. Il processore principale è supportato dal nuovo chip proprietario di Xiaomi, Surge T1, che aumenta la connettività cellulare fino al 37 percento e le connessioni Wi-Fi e Bluetooth fino al 16 percento.
Questo dispositivo supporta anche le chiamate e i messaggi satellitari bidirezionali e come bonus è possibile inviare i dati di posizione insieme ai segni vitali tracciati dal proprio dispositivo indossabile. Purtroppo, queste funzioni satellitari sono probabilmente limitate alla Cina.
Come il suo predecessore, Xiaomi 14 Ultra ha un kit fotografico opzionale con una presa per il pulsante dell’otturatore che aggiunge anche una potenza extra di 1.500mAh.
Alla prima presentazione in Cina è seguito il lancio globale di Xiaomi 14 Ultra al Mobile World Congress MWC24 dove la redazione di macitynet è presente con i suoi inviati. Le notizie che parlano di Xiaomi sono disponibili da questa pagina, invece per tutti gli articoli sull’universo Android rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.