Apple ha lanciato WWDC 2023, l’evento iniziato il 5 giugno e che pur riservato agli sviluppatori non ha mancato di catalizzare l’attenzione dei clienti finali grazie ad una serie di annunci software e hardware.
Del resto da sempre, anche se si tratta di un evento tecnico, la WWDC introduce molte notizie che consentono di avere un quadro sul futuro delle varie piattaforme Apple sia dal punto di vista software che dal punto di vista Hardware.
Alla WWDC abbiamo visto iOS 17, iPadOS 17, macOS 14, watchOS 10 oltre che alcuni nuovi Mac assieme al preannnciato visore per realtà virtuale e mista, Vision Pro
Ma andiamo per ordine.
I sistemi operativi
Se c’era una certezza di quel che avremmo visto, questa si concentrava sui sistemi operativi di Apple. Quest’anno ci si aspettavolo i consueti aggiornamenti iOS, iPadOS, macOS, watchOS che sono puntualmente arrivati
iOs 17
L’aggiornamento più atteso era quello a iOS 17. Qualche giorno fa la nuova versione veniva annunciata come una sorta di manutenzione di iOs 17, poi si è alzato l’ottimismo su di un prodotto molto più “nuovo” di quello che si immaginava fino ad alcuni mesi fa. Alla fine abbiamo avuto una via di mezzo.
iOs 17, non porta nessuna novità estetica importante. Ma ci sono alcuni aggiornamenti ad alcune applicazioni chiave
I cambiamenti più importanti li troviamo in
- Telefono
- Facetime
- Messaggi
Con iOs 17 Apple introduce anche la preannunciata funzione StandBy, grazie alla quale è possiible trasformare iPhone in una sorta di “smart home display”, l’applicazione Journal un sistema dice Apple «che consente all’utente iPhone a riflettere e praticare la gratitudine tenendo un diario, un’attività che è stato dimostrato essere utile per migliorare il benessere» e modifica interessanti ala gestione della privacy, Safari.
iPadOs 17
Apple ha anche presentato iPadOS 17. Il sistema operativo per iPad che solitamente riprende e segue le novità del sistema operativo per iPhone, salvo poi adattarle e ottimizzarle per il grande schermo dei tablet Apple, si comporta così anche nella sua versione anno 2023.
Gli elementi più notevoli di iPadOs 17 sono la nuova schermata di blocco con widget interattivi, l’app salute che per la prima volta arriva su iPad e il machine learning capace di identificar i campi di testo all’interno di un documento in modo da poterli compilare con estrema facilità sia con la tastiera che con la penna, utile per aggiungere una firma (nuova o già salvata) nell’apposito spazio.
MacOs 14 Sonoma
Poche le le novità di macOs 14 che si chiamerà Sonoma. Del resto del successore di ventura (macOS 13) si era parlato pochissimo. In larga parte le sue novità dipendono dalla necessità di interoperabilità con iPadOs e iOS. Viene confermato che sarà un aggiornamento di manutenzione destinato fondamentalmente a migliorare la compatibilità con i sistemi operativi mobili e a funzionare con l’hardware dei prossimi mesi.
La funzionalità principale è il rinnovato supporto per i widget, adesso anche fluttuanti, insieme a nuovi screensaver animati che possono essere utilizzati anche come sfondo del desktop. È anche possibile spostare i widget presenti su iPhone direttamente sul desktop del Mac collegato allo stesso account Apple.
Altra novità importante è quella riguardante le videoconferenze, su FaceTime. Grazie ad una nuova funzione chiamata Sovrapposizione è possibile mostrare il proprio schermo in secondo piano mentre il proprio volto rimane in primo piano; inoltre, effetti in realtà aumentata possono essere utilizzati adesso su qualsiasi app di videoconferenza.
TvOs 17
Chi ha una Appe Tv troverà dall’autunno tvOS 17. Qui la vera novità sarà la disponibilità di FaceTime grazie ad una nuova app. Sarà possibile avviare le chiamate direttamente da Apple TV, oppure iniziarle da iPhone o iPad e trasferirle su Apple TV. FaceTime su Apple TV sfrutterà i vantaggi della fotocamera Continuity per collegarsi in wireless all’iPhone o all’iPad dell’utente, e usa il microfono e la fotocamera del dispositivo per permettere l’interazione del gruppo di partecipanti dal televisore.
tvOS 17 introduce, inoltre, un Centro di Controllo tutto nuovo; oltre a questo il telecomando sarà (finalmente) rintracciabile con dov’è di iPhone.
Nuovi Mac
L’anno scorso la manifestazione si è trasformata nell’occasione di prendere contatto con il MacBook Air M2 di Apple, probabilmente il prodotto più importante nel campo dei computer per Apple. Anche quest’anno si è parlato di MacBook Air.
Il MacBook Air da 15,3″
Alla WWDC23 è stato infatti presentato il previsto MacBook Air da 15 pollici. Si tratterebbe di una versione con schermo maggiorato dell’attuale modello da 13,4″, per la precisione a 15,3″, destinato ad un pubblico che assegna alle dimensioni del display un ruolo importante. Ha lo stesso design e anche lo stesso processore del MacBook Air in circolazione da molti mesi. La risoluzione dello schermo (2880 X 1864 pixel) è inferiore a quella del MacBook Pro 14″ (3024 X 1964 pixel).
In termini pratici potremmo pensare al MacBook Air da 15″ come ad un MacBook Air Plus che sta al MacBook Air da 13,4 come l’iPhone 14 Plus sta all’iPhone 14.
Apple sottolinea lo spessore di soli 11,5 mm, e dice che è il portatile 15″ più sottile; in più pesa meno di 1,5 kg.
MacBook Air con chip M2, disponibile nei colori mezzanotte, galassia, argento e grigio siderale, è in vendita a partire da € 1.529 e € 1.414 per il settore Education.
Mac Studio M2 Ultra e M2 Max
Nel corso degli ultimi giorni si era fatta concreata la prospettiva che alla WWDC sarebbero stati aggiornati Mac Studio ad essere aggiornati. Secondo alcune voci diffuse dal solito Gurman, Apple avrebbe messo in conto di lanciare il “trade in” (il ritiro dell’usato) di MacBook Air ma anche di Mac Studio proprio nel giorno della WWDC.
Questo lasciava pensare che i Mac Studio possano essere aggiornati con i processore M2 Ultra e M2 Max. Del resto macchine che erano identificate solo una sigla con questi nuovi processoi erano corso di validazione da parte di Apple. e proprio i nuovi Mac Studio Ultra alla fine sono arrivati
Con i chip M2 Max e M2 Ultra, il nuovo Mac Studio spiega Apple offre un grande salto in prestazioni rispetto alla generazione precedente e rappresenta un enorme passo in avanti per chi usava modelli Mac precedenti. Mac Studio con chip M2 Max è fino al 50% più veloce rispetto alla generazione precedente e quattro volte più veloce dell’iMac da 27″ con processore Intel più potente. Ha una CPU 12-core, una GPU fino a 38-core e fino a 96GB di memoria unificata con 400 GBps di banda di memoria.
Mac Pro
Apple, abbastanza a sorpresa, ha annunciato anche il nuovo Mac Pro. Si tratta di una macchina con lo stesso design del modello attuale, ma aggiornato con il chip Apple Silicon M2 Ultra. È un prodotto particolarmente adeguato al pubblico professionale con una CPU 24-core, la più potente di Apple, una GPU fino a 76-core e parte con il doppio della memoria e dell’archiviazione SSD nel modello di base.
Il nuovo Mac Pro può essere inoltre configurato con fino a 192GB di memoria con 800 GBps di banda di memoria unificata e con ben sette schede Afterburner. Inoltre, ha lo stesso media engine leader di settore del Mac Studio con chip M2 Ultra. Entrambi possono riprodurre 22 stream di video ProRes 8K: un risultato senza precedenti.
Tra gli altri dettagli si segnalano le otto porte Thunderbolt 4, il supporto fino a sei Pro Display XDR, tre porte USB-A, due porte HDMI con larghezza di banda fino a 8K e frame rate fino a 240Hz, due porte 10Gb Ethernet e un jack per le cuffie, che permette l’utilizzo di cuffie ad alta impedenza.
Nuovo processore M2 Ultra
Il cuore delle due macchine di cui parliamo sopra è il processore M2 Ultra. Apple ha fatto un focus specifico su questa componente che completa la famiglia di chip M2.
Apple presenta M2 Ultra come il chip più grande e capace mai creato da Apple, realizzato usando la tecnologia a 5 nanometri di seconda generazione e l’architettura UltraFusion di Apple per collegare il die di due chip M2 Max, raddoppiando le prestazioni. M2 Ultra è composto da 134 miliardi di transistor, 20 miliardi in più del chip M1 Ultra. La sua architettura di memoria unificata supporta fino a ben 192GB di memoria, vale a dire il 50% in più rispetto al chip M1 Ultra, e ha una banda di memoria di 800 GBps, il doppio rispetto al chip M2 Max.
La CPU 24-core di M2 Ultra è composta da 16 high-performance core e 8 high-efficiency core di nuova generazione, per garantire prestazioni fino al 20% più scattanti rispetto al chip M1 Ultra.
Il lancio del processore M2 Ultra nel nuovo Mac Pro, rappresenta il completamento della transizione dei computer Mac ai chip Apple
Visore Apple Vision
La più grande incognita era quella relativa al visore Apple. Per alcuni sarebbe stato il vero protagonista della WWDC23, mentre per altri sarebbe stato il più grande assente. I secondi erano in larghissima minoranza e infatti hanno sbagliato perchè gli “occhiali” Apple sono arrivati. Sbagliato solo il nome: non si chiamano Apple Reality Pro come tutti erano convinti ma Apple Vision Pro.
Descrivere questo prodotto in poche parole è impossibile. Come previsto infatti da una parte è un grande showcase di tecnologie (circa 5000 brevetti per costruirlo) realizzato con cura maniacale, dall’altra fa al momento un po’ di tutto.
In sintesi il dispositivo, una sorta di computer a forma di maschera da sci, è in grado di arricchire l’ambiente circostante collocando nello spazio applicazioni, film e filmati (simula uno schermo da 100 pollici con audio spaziale), programmi per videocomunicazione, giochi.
Chi indossa il visore vedrà la stanza in cui si trova completamente trasformarsi, potendo apprezzare delle schede fluttuanti, con Messaggi, Safari e altre app che l’utente solitamente utilizza su iPhone. Semplicemente girando il volto da una parte all’altra sarà possibile utilizzare una delle schede.
Allo stato attuale ha un forte focus sulle videoconferenze e integrazione con l’App Store di Apple, il che significa che si possono eseguire tutte le app io e giochi per iPhone di Apple come finestre 2D. Il gaming, pur non essendo uno dei principali obiettivi della società con questo dispositivo (c’è stata invece una specifica dimostrazione per il mondo professionale ed è stato sottolineato che le applicazioni Office di Microsoft sono compatibili con Appl Vision Pro), hanno un loro spazio visto che 100 giochi Apple Arcade risultano compatibili.
Tra gli aspetti di maggior innovazione ci sono i controlli mediante lo sguardo e l’interazione senza alcun sistema di controllo fisico ma solo muovendo le dita.
Apple Vision Pro arriverà solo ad inizio 2024 ad un prezzo persino più alto di quello già molto elevato che era stato ipotizzato: 3499 €.
Le presentazioni filmate
Apple ha messo on line sul suo canale Youtube diversi filmati che riguardano le principali novità. Eccoli
MacBook Air 15
iOs 17 le novità più importanti
Apple Vision Pro
Tutta la presentazione della WWDC 2023