Per il “popolo del Moscone”, la sede della WWDC, è stata una giornata piuttosto intensa quella di oggi (ieri per chi ci legge in Italia); presso il grande centro congressi di San Francisco lungo il corso della domenica c’è stato un gran via vai di sviluppatori che, ordinati per file e a seconda del proprio cognome, hanno pazientemente atteso la consegna della documentazione, della borsa e della felpa nera con la tradizionale scritta “WWDC” sul davanti e i numeri 11 (abbreviazione per 2011) sulle spalle, a mo’ di maglietta sportiva.
Un sondaggio rapido che abbiamo fatto tra i presenti scambiando con qualcuno di quelli che avevano finito la procedura di registrazione testimonia che un buon 70% è nato come sviluppatore iOS; la buona notizia per l’universo degli utenti è che quasi tutti si dicono interessati a sviluppare anche per Lion o se non altro a prendere in considerazione l’ipotesi di portare le loro applicazioni o altre di nuova creazione anche sul sistema operativo per laptop o desktop.
Una delle cose che colpiscono di più è che basta allungare le orecchie per capire che quello che fino a tre o quattro anni fa era un evento per americani con qualche infiltrazione di europei e giapponesi, oggi è un happening globale. Le lingue più ascoltate oltre all’inglese sono cinese e russo, anche se non manca un robusto manipolo di italiani che certo in quanto a numero non sfigurano rispetto a francesi e tedeschi.
Per quanto riguarda, infine, le previsioni nessuno si sbilancia oltre quel che abbiamo già letto su Internet: c’è attesa per capire quali saranno le migliorie apportate da iOS 5 (tutti, o quasi, si augurano un sistema più funzionale per push e notifiche) e che cosa Apple ha tenuto nascosto di Lion; la data di rilascio del nuovo sistema operativo viene ritenuta imminente (un sito oggi si è spinto ad ipotizzare un lancio per il 14 giugno). Infine ovviamente gli sviluppatori come i clienti finali sono ansiosi di capire esattamente quale sarà il ruolo di iCloud anche se ora, soprattutto sulla scorta di quanto scritto ultimamente, comincia a prevalere la convizione che il sistema sarà primariamente al servizio della sincronizzazione di iPhone, iPad e iPod touch e sarà utilizzato da Apple per inviare update di applicazioni e del sistema operativo (iOS e Lion) sovrapponendosi o integrandosi in qualche modo con iTunes.
Grazie per le foto ad Andrea Ottolina