Tutti i programmatori presenti alla WWDC 2011 scrivono app per iPhone e iPod touch, il 93% per iPad e solo il 7% realizza app per Mac. Questi e altri interessanti risultati sul mondo dello sviluppo mobile, iOS e non solo emergono da una ricerca diretta sul campo realizzata da Gene Munster, analista di Piper Jaffray specializzato nelle cose della Mela. Durante le giornate di lavoro della WWDC 2011 di San Francisco Munster ha intervistato 45 programmatori: i risultati dell’inchiesta sono stai presentati dall’analista ai propri clienti oggi e poi pubblicati da Fortune.
Rispetto a una indagine simile effettuata da Munster durante la WWDC 2008 su un campione più limitato di 20 programmatori, emerge, apparentemente, una massiccia riduzione percentuale rispetto al 2008 di coloro che si dichiarano interessati a creare applicazioni per Mac: solo il 7% contro il 50% di 3 anni fa. questo basta a far ritenere che sta calando l’interesse a creare programmi per Mac Os? Probabilmente no: il dato deve essere infatti maneggiato con molta cautela e collocato in un contesto. Nel 2008 l’avventura di iOS era appena all’inizio e la maggior parte dei partecipanti alla WWDC erano sviluppatori Mac che stavano cominciando a sviluppare anche per iOS, che la metà di loro fosse interessata a programmare anche per Mac Os non stupiva allora, come non stupisce oggi il fatto che la percentuale sia scesa al 7%. Lo scenario dell’edizione 2011 della WWDC è stato, infatti, del tutto diverso: la stragrande maggioranza degli iscritti alla conferenza mondiale degli sviluppatori è arrivato a San Francisco perchè sviluppa per iOS e non ha alcun trascorso nel mondo Mac. Essendo cambiato il “mix” ed essendosi ingigantito a dismisura il mondo iPhone, si è quindi modificato l’equilibrio tra coloro che si dichiarano interessati a sviluppare per Mac e quelli che lo sono a fare la stessa cosa per iPhone.
Ciò nonostante alcuni risultati sono degni di nota e vanno menzionati. In particolare il 100% degli intervistati era alla WWDC perchè crea applicazioni per iOS e il 36% non prende in considerazione nessun altro sistema o piattaforma; la percentuale maggiore (47%) ha dichiarato di sviluppare anche per Android. Il terzo sistema più gettonato è RIM, mentre Windows Phone 7 è al quarto posto con il 13% delle preferenze. Fanalino di coda invece sono webOS di HP con il 7% e Symbian con il 4%.
Tra gli intervistati presenti alla WWDC non sorprende di trovare il 100% che dichiara iOS come la miglior piattaforma per generare ricavi e utili, alla stessa percentuale iOS è indicata come la piattaforma più facile per lo sviluppo. Per quanto riguarda le prospettive future, anche qui i risultati devono essere presi con cautela: il 51% crede in iOS mentre il 40% su Android. L’unica altra piattaforma che secondo gli sviluppatori presenti alla WWDC è in grado di offrire un futuro interessante è Windows Phone 7 ma solo per il 9% degli intervistati. Rimangono a zero assoluto, vale a dire che non vengono mai citati come promettenti in prospettiva futura RIM, webOS e Symbian.
Infine c’è anche spazio per qualche lamentela: il fattore meno gradito dagli sviluppatori iOS con il 38% delle segnalazioni è rappresentato dalle limitazioni severe di Apple, mentre solo l’11% si lamenta del processo di approvazione. Negli altri casi il 40% degli sviluppatori si lamenta di altri dettagli relativi ad App Store, come a dire quasi la metà della popolazione intervistata, anche se l’indagine di Munster non entra nei dettagli sulle ragioni delle lamentele.