Nel corso della WWDC, Phil Schiller (Senior Vice President Worldwide Product Marketing di Apple) ha mostrato alcune caratteristiche del futuro Mac OS X 10.7 Lion: applicazioni visualizzabili a tutto schermo (iCal, Anteprima, Safari, iMovie), ha mostrato il funzionamento di Mission Control (una nuova funzione molto comoda che dà una visione d’insieme di tutto quello che sta avvenendo nel Mac), il supporto di nuove gesture in Safari (ingrandimento, riduzione, doppio tap, le stesse gesture cui siamo abituati su iOS) e la possibilità di creare nuovi Spaces cliccando in alto a destra dello schermo.
Mission Control offre da un’unica schermata una panoramica delle varie attività in corso, tra cui Dashboard e applicazioni a tutto schermo. Con semplici gesti è possibile zoomare la Scrivania all’indietro o passare in Mission Control. Le finestre aperte si raggruppano per applicazione, le app a tutto schermo compaiono come miniature (compreso Dashboard), il tutto organizzato in una sola videata.
I gesti multi touch consentono di sfruttare lo scorrimento “elastico”, attivare con facilità lo zoom di pagine e immagini.
Altra funzione mostrata è stata l’Auto Save: una funzione di salvataggio automatico di Mac OS X Lion che registra automaticamente il documento, mentre si lavora: anziché creare altre copie, Lion salva le modifiche nel documento in corso per risparmiare spazio su disco. Un’opzione-lucchetto impedisce di registrare i cambiamenti involontari e blocca automaticamente i file dopo due settimane. Ed è sempre possibile riportare il documento allo stato dell’ultima apertura, avendo la certezza di non perdere dati.
Una tecnologia integrata denominata “Versioni”, permette di registrare l’evoluzione di un documento man mano che si procede con il lavoro. Mac OS X Lion crea automaticamente una versione del file ogni volta che lo si apre, e ogni ora mentre ci si sta lavorando. Per tornare a una vecchia versione o recuperare parte del documento, Versioni mette a disposizione un’interfaccia simile a quella di Time Machine per mostrare lo stato attuale del file e tutte le sue versioni precedenti, in modo da vedere ogni fase del lavoro. E’ possibile tornare indietro con un clic, o copiare parte di una vecchia versione del documento e incollarla nell’ultima versione.
Launchpad offre accesso immediato alle app, come accade sui dispositivi con iOS. Cliccando l’icona Launchpad nel Dock, le finestre aperte svaniscono, sostituite una visualizzazione a pieno schermo di tutte le applicazioni sul proprio computer: basta scorrere per sfogliare pagine e pagine di app; organizzarle come si desidera. Si possono trascinare in una nuova posizione o raggrupparle in cartelle. Quando si scarica qualcosa dal Mac App Store, l’applicazione comparirà automaticamente nel Launchpad.
Airdrop è una nuova tecnologia che consente di individuare utenti vicini, condividendo con essi file direttamente, senza neanche bisogno di configurare un network WiFi in comune. Gli utenti già avvezzi delle tecnologie di rete incluse in Mac OS X sanno bene che è possibile attivare la condivisione documenti dalla voce “Condivisione” delle Preferenze di Sistema, accedere a documenti, cartelle e altri servizi con altri utenti sul network o condividere l’intero computer con chiunque o limitare il servizio di condivisione consentendo l’accesso a specifici utenti solo su determinate cartelle.
Da sempre su Mac OS X è possibile condividere i documenti utilizzando il protocollo AFP (Apple Filing Protocol), FTP (documento Transfer Protocol) o SMB (Server Message Block). Queste funzioni, però, sono ad ogni modo riservate a chi ha già le conoscenze base dei meccanismi di condivisione e possono sembrare complesse a utenti poco esperti, nonostante la semplicità con la quale Apple consente di attivare i servizi necessari.
La tecnologia AirDrop di Apple permette scambiare file tra computer vicini, sfruttando una modalità di collegamento semplice (ricorda un po’ l’accoppiamento tra dispositivi Bluetooth, veloce (è sfruttata la rete WiFi) e sicura (Apple ha predisposto layer di sicurezza).
I produttori di dispositivi WiFi hanno creato Wi-Fi Direct, uno standard che permette la comunicazione diretta tra smartphone, computer, console e altro su rete WiFi. senza necessità di dover usare un hot spot centrale. La tecnologia AirDrop non è basata si questo protocollo ma adotta meccanismi di funzionamento simili, permettendo al Mac (e presumibilmente in futuro anche ai dispositivi OS) di individuare utenti limitrofi con dispositivi che supportano la stessa tecnologia, visualizzando un’interfaccia di semplice uso e avviando il trasferimento con il semplice drag&drop: il destinatario deve solo accettare o no i file in arrivo (un po’ come avviene con lo scambio dati Bluetooth, solo che qui avviene tutto via WiFi permettendo, dunque, anche il trasferimento di file di grandi dimensioni).
AirDrop non ha bisogno di collegarsi a un network esistente, ma la connessione tra due computer può essere avviata “al volo”, senza bisogno di creare un network temporaneo. Al momento la tecnologia è sfruttata per il solo trasferimento di file dal Finder ma potenzialmente in futuro potrebbe essere sfruttata per altro: stampa o condivisone contatti, ad esempio (opzioni utili in particolare con i dispositivi mobile).
Nel nuovo Mail, Apple ha apportato dei cambiamenti visivi rendendo l’applicazione (al pari dei nuovi iCal e Rubrica Indirizzi) più simile a quella per iPad. Esattamente come Mail per iPad, la nuova versione di Mail offre un layout utile soprattutto con i nuovi schermi widescreen. Per default l’applicazione visualizza un’interfaccia “a pannelli”: sulla sinistra, come sempre, compaiono l’elenco delle caselle di posta elettronica e i feed RSS; un po’ più a destra l’intestazione dei messaggi e a destra dello schermo i messaggi veri e propri organizzati per “thread” (la catena di risposte in una conversazione, un comodo sistema che consente di identificare rapidamente messaggi e repliche agli stessi).
La nuova disposizione è molto comoda; chi si sentisse ad ogni modo “spaesato” può sempre visualizzare il vecchio layout selezionando l’opzione “Usa Layout Classico” dalle Preferenze di Mail (sezione “Generale”). Volendo è anche possibile visualizzare il nuovo layout e annullare la visualizzazione in thread (basta deselezionare la voce “Organizza in thread” dal menu Vista). Il layout per thread è però certamente comodo e visualizza i messaggi trattandoli dei fogli di carta indipendenti.
Quanto da noi scritto in una conversazione visualizzata per thread viene ridotto; è possibile espandere il testo della parte da noi scritta facendo click sulla dicitura “mostra di più”: una graziosa e veloce animazione mostra la parte del foglio nascosta contenente il nostro testo che si espande per mostrare quanto in precedenza coperto. vvicinandosi con il mouse a un’email aperta nel pannello visualizzato a destra della schermata principale del programma, Mail visualizza alcune icone di colore nero con le quali è possibile cancellare velocemente un messaggio, rispondere al singolo mittente, rispondere a tutti o inoltrare il contenuto. Sotto la barra degli strumenti, compare ora una barra di accesso dalla quale è possibile accedere velocemente alla posta in entrata, alla posta in uscita o alle caselle più frequentemente utilizzate (è sufficiente trascinare in questa sezione le caselle desiderate per creare delle scorciatoie dalla quali richiamare quelle desiderate). Sfruttando questa funzionalità, volendo sarà anche possibile nascondere l’elenco caselle (opzione presente nel menu “Vista”) e visualizzare quelle di cui abbiamo bisogno, selezionandole di volta in volta da questa comoda scorciatoia.
Come sempre è possibile eseguire la ricerca di testo in tutte le caselle o solo in quelle selezionate. Si può eseguire la ricerca nei campi indirizzo “Da” o “A”, cercando tra la riga dell’oggetto oppure l’intero messaggio (includendo i campi indirizzo e la riga dell’oggetto). La ricerca in tutto il messaggio, cerca tra le immagini e tra gli allegati. La visualizzazione è più efficiente rispetto alle versioni precedenti di Mail e i risultati vengono presentati ordinandoli per persone (sono riconosciuti quelli presenti nella Rubrica indirizzi), per oggetto, allegati, ecc.
Queste elencate sopra sono solo alcune delle novità del nuovo sistema; Lion include, infatti, decine e decine di novità sia per gli utenti finali (250 novità importanti), sia per gli sviluppatori (Schiller ha parlato di 3000 nuove API): FileVault 2, FaceTime, tool per la migrazione da Windows, l’add-on per Lion Server, il supporto a Exchange 2010, la funzione Reading list in Safari il supporto a Yahoo Messenger in iChat, il supporto all’arabo, ungherese e turco, il sandboxing, ecc.. Alcuni argomenti sono stati già trattati nei nostri articoli dedicati a Lion, altri ancora li tratteremo nei prossimi giorni.
Apple ha fatto sapere che Mac OS X Lion sarà disponibile “a luglio” come aggiornamento di Mac OS X versione 10.6 Snow Leopard sul Mac App Store a soli 23,99 Euro. Mac OS X Lion Server richiede Lion e sarà disponibile da luglio sul Mac App Store a soli 39,99 Euro.
[A cura di Mauro Notarianni]