La curiosità e l’attesa del passato non ci sono. Tutto sembra già scritto quando si pensa a quel che accadrà questa sera (ora italiana) qui a San Francisco alla WWDC. Sappiamo che arriverà il nuovo iPhone, sappiamo com’è fatto, sappiamo che cosa ci sarà dentro (iPhone 4.0) e sappiamo anche ci sarà un contorno fatto, probabilmente, di qualche piccola novità hardware. Si sarebbe tentati di chiedersi perché siamo venuti fin quaggiù a 9000 km dall’Italia, facendo quel che Macitynet fa da ormai quasi 15 anni, per fare vedere di persona e dare conto di qualche cosa che già tutti sanno; verrebbe da chiedersi che cosa potremo dire di nuovo e di originale rispetto a quello che non abbiamo già scritto decine di volte nei giorni scorsi grazie a dipendenti sbadati, avventori arraffoni, siti spregiudicati e forum asiatici fuori da ogni controllo. Rispondere con la mente sarebbe troppo facile e probabilmente, come per tutte le cose che succedono dentro ed intorno ad Apple quel che è facile è anche rischioso.
Dell’iPhone HD (come probabilmente si chiamerà) pensiamo di conoscere molto, ma certo non conosciamo tutto. Abbiamo un’idea precisa di com’è fatto fuori ma, ad esempio, non sappiamo che cosa c’è dentro, e quindi come funziona. La chat video, che certamente sarà uno dei punti di forza, sarà supportata da una versione mobile di iChat? Quali saranno le sue prestazioni? Come lo useremo? Come si integrerà con altre applicazioni? La video conferenza sarà gestita ad esclusivo servizio dell’app del sistema operativo o sarà utilizzabile anche in altri contesti e da altre applicazioni?
Lo schermo del nuovo iPhone è sicuramente a risoluzione maggiore di quello attuale ma la macchina fotografica? Che risoluzione avrà? Quale sarà la sua qualità? Come opererà con il flash Led apparso in alcune immagini? Sarà in grado di fare filmati di qualità superiore a quelli attuali? Saranno ad alta definizione così da mettere l’iPhone in competizione con le telecamere consumer HD che stanno proliferando un po’ ovunque?
E la batteria? Quale sarà la risposta di Apple alle critiche, mai troppo esplicitate ma che certamente sono la principale ragione per cui diversi utenti continuano a non usare iPhone come loro telefono principale, di un’autonomia limitata, troppo limitata? La componente che abbiamo visto in fotografia è molto più grande di quella attuale ma sarà capace di aumentare realmente la durata d’uso di iPhone? E di quanto?
Ma l’hardware non è l’unico aspetto su cui si appuntano domande e dubbi. Chi segue da vicino le cose di Apple si chiede se c’è in serbo qualche cosa anche per i servizi. Da diversi giorni si rumoreggia di una apertura gratuita a tutti gli utenti di iPhone e di iPad di alcuni fondamentali funzioni di MobileMe che potrebbero portare un valore aggiunto ai dispositivi, avvicinando i cellulari Android che hanno a disposizione i servizi gratuiti di Google. Avremo posta push, album e calendari per tutti? Apple ha poi previsto qualche cosa nei servizi connessi ad iPhone e al video?
Ma l’iPhone non sarà sicuramente l’unico elemento che potrebbe riservare sorprese. Sono in molti a pensare che, ad esempio, di iPhone Os 4.0 non sia sappia tutto. Certamente non sappiamo nulla della chat video e del software ad essa connesso, non sappiamo niente della registrazione video a risoluzione aumentata o della velocità che può avere su un processore A4 (anche se vedendo iPad qualche cosa si può immaginare). Non abbiamo visto il sistema operativo in funzione su un vero dispositivo ma solo su emulatori, non lo abbiamo visto applicato dal vivo su iPhone 3G e iPhone 3GS.
E se lasciamo il mondo di iPhone, che pure sarà al centro del keynote, e passiamo ad altri aspetti possiamo farci altre domande sui computer che Apple potrebbe introdurre domani (Mac Pro molto probabilmente ma anche Mac mini e forse un rinnovo degli iMac) o su Safari 5.0 di cui Macgeneration ha presentato le caratteristiche. Possibile che Apple approfitti dell’occasione per ribadire alcuni concetti fondanti delle linee strategiche degli ultimi mesi, dal supporto ad HTML5 contro Flash, alla strategia mobile basata su dispositivi che discendono da iPhone in contrasto con il mondo dei netbook che ereditano fattori di forma e filosofia dai laptop. Attendiamo anche di ascoltare un bilancio delle vendite di iPad e un conteggio, l’ennesimo, delle applicazioni disponibili su App Store (uno striscione al Moscone annuncia che sono state superate le 200mila).
Insomma c’è più di qualche ragione per essere qui e per seguire lunedì sera la nostra diretta da San Francisco; non tutto, anzi forse poco, si esaurisce con il nuovo iPhone che è solo l’antipasto di un sistema complesso e ancora tutto da svelare che rappresenta il pasto di questa WWDC 2010.