Spesso controcorrente e ironico, il parere di Steve Wozniak è sempre accolto con grande interesse su tutti i principali temi della tecnologia, anche se il mitico cofondatore di Apple non lavora più a Cupertino ormai da decenni. Questa volta il leggendario Woz prende di mira Siri e gli altri assistenti vocali: «Qualche volta Siri non comprende le parole correttamente e io mi arrabbio» anche se in realtà il Woz pronuncia un termine decisamente più colorito che evitiamo di riportare alla lettera.
Ma il giudizio espresso per Siri vale anche per Google Now e gli altri assistenti vocali che, a ragion veduta, Wozniak etichetta come “non perfetti”. Il livello di perfezione naturalmente è valutato in base alla capacità di ascolto e comprensione di una persona in carne e ossa: per il Woz è la strada giusta e non vede l’ora di poter disporre di assistenti vocali con capacità paragonabili a quelle di una persona.
Dice la sua anche sull’intelligenza artificiale: secondo il Woz occorrono ancora circa 200 anni prima che tutto possa essere eseguito dalle macchine, ma ritiene che la guerra uomo macchina sia già stata vinta dalle seconde perché «Una società licenzierà un umano ma non una macchina» ancora una volta un parere insolito e curioso ma che suona convincente.
La parte forse più interessante delle ultime dichiarazioni di Steve Wozniak, riportate da Cnet, riguarda l’amore di una vita, naturalmente Apple. Per anni il Woz, come numerosi utenti e appassionati di Cupertino, ha ritenuto iPhone come il prodotto più importante realizzato dalla Mela, ma ora ha cambiato idea: si tratta di App Store e spiega anche le ragioni. “Le app più importanti, cosa avrei fatto senza di loro?». Il Woz dichiara che grazie alle app può affrontare meglio la vita, e si tratta di app create da terze parti. Una dichiarazione con tempismo perfetto: in questo stesso giorno fu prensentato iPhone 3G e iOS 2 che per la prima volta rendeva App Store disponibile per tutti.