Steve Wozniak torna sotto i riflettori dei media senza risparmiare critiche alle strategie di Apple, società che ha creato da zero insieme a Steve Jobs iniziando a costruire a mano Apple I nel garage dei genitori di Jobs. Secondo il leggendario Woz iPhone 6 è in ritardo di 3 anni inoltre nutre dubbi sull’atteso Apple Watch che rischia di essere una smartband fitness di lusso o poco più, anche se rimane possibilista sul successo del prodotto.
Per quanto riguarda iPhone 6 Wozniak esprime un pensiero emerso più volte negli scorsi anni sia da parte di analisti che da appassionati: «Apple potrebbe aver avuto una quota molto più grande nel mercato degli smartphone se avesse (introdotto, ndr) un iPhone con schermo più grande tre anni fa – aggiungendo – Avrebbe potuto competere meglio con Samsung». Wozniak è stato intervistato da Cnn Money in occasione dell’inaugurazione dell’Innovation Center Capital One a Plano, Texas.
Interessanti anche le considerazioni del Woz sull’atteso Apple Watch di cui il cofondatore di Apple dichiara di non essere molto entusiasta, almeno per ora: «E’ uno smartband di lusso» precisando però che per un giudizio completo occorre una prova personale: «La tecnologia è come una canzone: puoi avere tutti i dettagli da qualcun altro, ma non puoi esserne sicuro fino a quando l’ascolti di persona». Woz racconta di essere stato uno dei primi ad entusiasmarsi all’idea di uno smartwatch, indossando iPod nano al polso, da qui l’idea di poter disporre di uno smartphone al polso che lo ha portato a provare subito e poi a scartare altrettanto rapidamente i primi smartwatch lanciati sul mercato.
In ogni caso Wozniak non esclude che Apple Watch possa essere un successo: «E’ più distintivo di tutti gli altri. E chi lo sa? Potrebbe vendere bene. Ci sono un sacco di polsi la fuori». Nell’intervista il Woz ammette di essere un grande ammiratore e utilizzatore di Siri, ben prima che Apple ne acquistasse lo sviluppatore integrandola in iOS. Alla domanda del cronista su cosa farebbe oggi il Woz nel mondo della tecnologia, il mitico progettista di Apple I e Apple II risponde che non è sicuro che ci sia ancora un posto per lui: «Oggi è veramente difficile costruire a mano prodotti tecnologici perché continuano a diventare sempre più piccoli – concludendo – Non sono sicuro che avrei un ruolo nel mondo della tecnologia di oggi».
