Steve Wozniak, celebre per le sue dichiarazioni e trovate sempre imprevedibili e fuori dalle righe, parteciperà per beneficenza alla rappresentazione teatrale “L’agonia e l’estasi di Steve Jobs”. Il co-fondatore di Apple raggiungerà sul palco Mike Daisey autore e attore del celebre monologo in cui vengono descritte in toni cupi e drammatici le condizioni di lavoro degli operai cinesi all’interno degli stabilimenti Foxconn. Qui vengono costruiti gran parte dei computer e dei dispositivi Apple, oltre che per decine di altri colossi e grandi nomi dell’informatica e dell’elettronica di consumo mondiale.
Ricordiamo che la rappresentazione teatrale di Daisey fu contestata alla luce dei reportage e delle ispezioni dirette da parte di alcuni giornalisti ammessi all’interno degli stabilimenti Foxconn, oltre che in seguito a una ispezione da parte di un’associazione internazionale e indipendente per la difesa dei diritti dei lavoratori, richiesta direttamente da Apple. Dal confronto delle scoperte sul campo con il testo del dramma di Daisey è emerso che tutti i passaggi più drammatici dell’opera sono stati inventati dall’autore che ha ammesso l’artificio come licenza artistica per sensibilizzare gli spettatori sulle pratiche di Apple e delle grandi corporation statunitensi sulle condizioni di lavoro in Cina.
Daisey ha eliminato le parti inventate del monologo e ha pubblicato il testo completo sul proprio blog: l’autore continua a sostenere la validità del suo punto di vista e invita tutti a utilizzare e interpretare il testo dell’opera. Per quanto riguarda Steve Wozniak il padre del primo e del secondo Apple, oltre che di una serie sterminata di software e periferiche degli albori della Mela, salirà sul palco insieme a Daisy il 4 agosto a Washington per una discussione al termine della rappresentazione teatrale. Tenendo presente l’indole genuina e l’estrema franchezza di Wozniak è lecito attendersi dichiarazioni a sorpresa e frasi ad effetto.