Migliorare l’Apple I tanto da renderlo un computer perfetto: è questo, a 40 anni dal lancio del primo prodotto dell’azienda di Cupertino, il pensiero fisso di Steve Wozniak. Il cofondatore di Apple, se si parla del prodotto che ha scritto la storia dei personal computer non si trattiene, diventa indomabile e racconta che il pensiero non lo lascia dormire la notte: ad una richiesta del blogger Mike W. esperto di Apple I, Woz passa in rassegna le correzioni e le variazioni che avrebbero potuto trasformare l’Apple I nel miglior computer del mondo.
Mike W., dopo aver notato un lieve difetto nel design di Apple I, che ha secondo lui determinato un problema legato alla gestione dell’energia tale da rendere la memoria del sistema non completamente affidabile, ha scritto a Woz, il quale gli ha immediatamente risposto.
Steve Wozniak, che per la creazione di Apple I al fianco di Steve Jobs è considerato uno dei padri dei personal computer e una delle figure più influenti nella storia dell’informatica, ammette di non aver mai notato questo problema rilevato da Mike W. e afferma che se fosse stato a conoscenza della questione non l’avrebbe sicuramente trascurata.
“Sono sicuro che lei abbia ragione, ma personalmente non ero a conoscenza di questo problema”. Si prende la colpa, accennando al fatto che Apple I doveva essere il prodotto che veniva proposto sul mercato per preparare al prodotto rivoluzionario, l’Apple II: “Il problema è anche che ho dedicato tutto il mio tempo al completamento dell’Apple II”.
E infine racconta un fatto molto personale: il pensiero della necessità di perfezionare la macchina dell’Apple II lo tiene sveglio la notte ancora oggi, dopo 40 anni. “Quest’anno, a Quito, una notte mi sono svegliato di colpo con l’idea di avere trovato una soluzione per salvare un chip o due, un modo banale per ottenere due grigi diversi (grigio chiaro e grigio scuro) e poi mi sono reso conto che sono passati 38 anni e che è troppo tardi. Questo risveglio mi ha regalato un sorriso: so benissimo quanto sia difficile migliorare un design come quello dell’Apple I”.