Dopo Vivaldi e Brave, “pesi massimi” del web, sono gli sviluppatori di WordPress ad apporsi a boicottare FLoC (Federated Learning of Cohorts), il sistema con il quale Google dovrebbe superare i cookie di terze parti senza intaccare le sue attività legate al business della pubblicità (ne abbiamo parlato in dettaglio qui).
WordPress, il CMS più diffuso su Internet con una quota di mercato che ha superato il 40%, propone infatti di trattare la nuova funzionalità di Chrome come una minaccia urgente alla sicurezza. Se la proposta verrà convalidata, tutti i siti Web WordPress che non hanno disabilitato gli aggiornamenti automatici bloccheranno automaticamente FLoC nei prossimi giorni.
L’idea di Google con FLoC è di sfruttare meccanismi di tracciamento pubblicitario senza fare affidamento ai cookie, metodologia di tracciamento degli utenti da tempo in discussione in particolare dall’Unione Europea. Questo nuovo algoritmo genera automaticamente segmenti di interesse, ovvero gruppi di utenti Internet che hanno interessi simili. Big G evidenzia che la natura anonima di questa attività, ma è una modalità di funzionamento che non consente scelte all’utente e in quanto tale molti la considerano invasiva.
WordPress considera la metodologia di tracciamento senza consenso una minaccia alla sicurezza e si accoda a quanto evidenziato dall‘Electronic Frontier Foundation (EFF) , un’organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola nel contesto dell’odierna era digitale.
Lee possibilità di utilizzo dei dati, in particolare il tracciamento degli utenti Internet da parte di enti governativi, è l’elemento che sta portando ad accettare la proposta che disattiverebbe FLoC per impostazione predefinita su tutti i siti gestiti con il noto CMS. Dal punto di vista tecnico questa scelta comporterebbe l’ aggiunta di una riga di codice nell’header di ogni pagina web, indicando a Google che il sito rifiuta FLoC.
Gli amministratori dei siti sito potranno disattivare questa funzionaità se lo desiderano, ma WordPress spiega che è meglio lasciarla disattivata per default, al fine di proteggere i siti amatoriali che non sempre tengono conto dell’importanza di funzionalità legate alle privacy e alla sicurezza. Anziché attendere il prossimo importante aggiornamento del CMS previsto per giugno, gli sviluppatori invitano già da ora a predisporre meccanismi per proteggersi contro le funzionalità di tracciamento di Google.
WordPress invita la community a fornire feedback, lasciando commenti e suggerimenti all’articolo della proposta. La decisione definitiva verrà presa a breve e, a giudicare dalla maggiprarte dei commenti, gli utenti non gradiscono le nuove tecniche di tracciamento di Google.