Lo scorso anno fece parlare molto di sé Beeper, azienda che ha sviluppato l’omonima app che permetteva agli utenti Android di inviare iMessage, senza bisogno di usare un ID Apple. A dicembre dello scorso anno l’app in questione è stata bloccata da Apple, e ora l’azienda che sviluppava l’app è stata acquistata da Automattic, proprietaria di WordPress.com (servizio di hosting che si basa sulla versione multi utente della piattaforma di blog e content management system WordPress). Quest’ultima è proprietaria, tra le altre cose, anche di Tumblr e Pocket Casts.
Eric Migicovsky, fondatore di Beeper, ha dichiarato che l’azienda continuerà a esistere proponendo un non meglio precisato prodotto indipendente e che tutti i 27 dipendenti (lavoratori da remoto) saranno assorbiti da una entità più grande (presumibilmente WordPress).
I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. Migicovsky ha riferito che Beeper è parte di una più ampia strategia di Automattic che prevede l’offerta di funzionalità di messaggistica. Wired riferisce che Automattic aveva già investito in Beeper nel 2022 eche sempre Automattic lo scorso anno aveva investito 50 milioni di dollari in una diversa app di messagistica denominata Texts.
Beeper è stata fondata nel 2020 da Migicovsky e Brad Murray; Migicovsky ha in precedenza fondato Pebble, azienda che si era fatta notare per lo smartwatch omonimo (compatibile iOS e Android) sul quale si potevano visualizzare i messaggi e le notifiche che si ricevevano sul proprio smartphone.
Nel periodo della pandemia, a quanto pare Migicovsky si era fissato sulla frammentazione delle app di messagistica, notando che le persone usano differenti app per comunicare con i loro contatti. Migicovsky e Murray avevano iniziato a creare un servizio con l’idea di raggruppare tutti i messaggi in un’unica app-contenitore, sfruttando un protocollo di messaggistica denominato “Matrix”, open source e decentralizzato. L’obiettivo supremo di Migicovsky era creare un sistema di messaggistica con le stesse identiche funzionalità tra iOS e Android, quello che poi ha portato alla nascita di Beeper. Migicovsky e il suo team erano riusciti nell’intento sfruttando funzionalità di ingegneria inversa per capire come funzionava l’app di messagistica di Apple, costringendo quest’ultima a intervenire e bloccare più volte l’app “concorrente”.