L’allarme sanitario in corso ha evidenziato i rischi di avere troppa capacità produttiva concentrata all’interno di un solo paese: è per questo che l’assemblatore di iPhone Wistron ha annunciato che prevede di raggiungere il 50% della produzione fuori dalla Cina entro il 2021.
Per riuscire nell’impresa l’assemblatore sta investendo 46 milioni di dollari in un impianto in Texas. In questo modo Wistron sta cercando di aumentare i ricavi generati dalle sue fabbriche al di fuori della Cina, e al tempo stesso di ridurre quelli derivanti dalle sue sedi in Cina.
Secondo il presidente della compagnia Simon Lin, Wistron raggiungerà il 20-25% dei suoi ricavi provenienti da impianti non cinesi in questo 2020. Nonostante lo scoppio del coronavirus, Wistron ha continuato ad espandere la sua capacità in tutto il mondo, con piani di investimento per 46,8 milioni di dollari in USA, nel suo stabilimento in Texas, negli Stati Uniti, con piani di acquisto di attrezzature per un impianto anche in India.
La società aveva inoltre annunciato alla fine del 2019 di aver investito in un impianto in Vietnam, che entrerà in funzione nel 2021. Wistron, ricordiamo, è stato per un po’ l’unico assemblatore di iPhone in India, anche se negli scorsi mesi è stato affiancato da Foxconn. In particolare, Wistron per Apple produce i terminali meno recenti a listino: da iPhone SE, che è ancora venduto nel Paese nonostante non sia disponibile nella maggior parte dei mercati, all’iPhone 8. Foxconn produce, invece, iPhone XR, con piani per realizzare anche l’iPhone 11.
Wistron stava anche preparando l’apertura di un terzo impianto in India, pronto a produrre a pieno regime entro questo mese di aprile: adesso, però, il blocco di 21 giorni imposto dal governo indiano, ne impedirà l’apertura. Ad ogni modo, in questo momento è quanto mai più attuale la sfida che Apple dovrà affrontare nella diversificazione geografica della sua catena di approvvigionamento e produzione.
Ad oggi, però, non vi è nulla di certo per le imminenti periferiche di Apple. In questi giorni si è più volte ipotizzato di un possibile ritardo per iPhone 12, anche se non dovuto ad eventuali ritardi del processore Apple A14 prodotto da TSMC.
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