L’annuncio della chiusura dell’edizione italiana di Wired arriva in queste ore direttamente dell’editore Condé Nast Italia che nel nostro Paese pubblica anche Vanity Fair e GQ. Di fatto cessa di esistere il mensile Wired versione nostrana su carta: ne saranno pubblicati solamente due numeri speciali all’anno realizzati da service esterni. Dei 12 giornalisti della redazione la metà sono stati considerati come esuberi.
La chiusura del mensile cartaceo, che ha portato in Italia una delle testate più celebri della rivoluzione informatica e della rete di inizio anni 2000, arriva insieme alle critiche del sindacato di redazione. Solo in aprile l’editore aveva dichiarato che “Il digitale ci salverà, ma la carta non muore” così come riporta il Fatto Quotidiano.
In particolare i giornalisti della testata, in un comunicato pubblicato nelle ore scorse criticano la decisione di chiudere il mensile in considerazione dei risultati positivi di bilancio dell’ultimo anno, con 9,1 milioni di euro di margine operativo lordo e una diffusione stimata in 60 mila copie mensili.