Wine 4.0 è l’ultima versione di una sorta di emulatore che permette di avviare direttamente su sistemi che rispettano lo standard POSIX – come macOS, Linux e BSD – programmi sviluppati per il sistema operativo Microsoft Windows, senza bisogno di installare quest’ultimo all’interno di una macchina virtuale.
Wine (acronimo di “Wine Is Not an Emulator”) è per essere precisi un layer di compatibilità che consente di eseguire su Mac molte applicazioni scritte per Windows. Anziché simulare la logica interna di Windows come fa un virtualizzatore o un emulatore, Wine trasforma “al volo” le chiamate alle API Windows in chiamate POSIX, riducendo i problemi di prestazioni o eliminando problematiche legate all’assenza di memoria che si verificano con altri sistemi di emulazione e permettendo di avviare su Mac molti programmi Windows con un doppio click.
La versione Mac si scarica da questo indirizzo. Prima di scaricare Wine è necessario scaricare e installare il gestore grafico XQuartz 2.7.7 o versioni seguenti da questo indirizzo. Dopo aver installato XQuartz è possibile scaricare il file PKG con Wine e richiamare l’installer con un doppio click.
Al termine dell’installazione è possibile richiamare “Wine stable” dalla cartella Applicazioni (su macOS Mojave è necessario consentire il controllo del Terminale). Per avviare un programma bisogna digitare (falla Finestra del Terminale che appare dopo aver avviato Wine), un comando del tipo:
wine program.exe
(per eseguire un programma .exe)
oppure
wine msiexec /i program.msi
per avviare i tipici installer dei programmi per Windows
In alcuni casi al primo avvio verrà richiesta l’installazione di ulteriori pacchetti (es. Wine Mono installer e Wine Gecko), scaricati i quali il programma principale viene eseguito.
Wine 4.0 su Mac richiede macOS 10.8 o seguenti, integra il supporto iniziale alle API Vulkan e Direct3D 12; queste ultime vengono “trasformate” sfruttando VKD3D, “traduttore” da Direct3D a Vulkan. È stato migliorato il supporto a OpenGL, agli schermi HiDPI e alle texture multi-sample in Direct3D. Sono inoltre presenti miglioramenti per la compatibilità con il software a 64 bit.
La tecnica di emulazione sfruttata da Wine è interessante giacché non costringe l’utente a comprare licenze Microsoft, installare il sistema sprecando spazio sul disco ma ha come contropartita anche varie limitazioni: non tutti i software, infatti, sono compatibili (un elenco di applicazioni testate e garantite è presente sul sito degli sviluppatori). In ogni caso a beneficiare del passo avanti ci saranno anche sviluppatori di terze parti come Crossover i cui sviluppatori sono tra i principali contributor del progetto WINE.