Chi ha un poco di dimestichezza con il mondo dell’information technology sa che quando un sistema operativo giunge sugli scaffali dei negozi, i team di sviluppo sono già da qualche tempo impegnati con la versione successiva del sistema oppure con eventuali espansioni e fix. Però una cosa è sapere che questo è il normale ciclo di vita di un prodotto software: terminato lo sviluppo di un progetto, è già ora di rimboccarsi le maniche sui nuovi progetti. Questo vale e deve valere però per le persone che lavorano dietro le quinte, non è consigliabile parlare della nuova versione di un nuovo prodotto ancora prima di aver assaggiato quella attuale.
Anche solamente accennare a un nuovo successore di Windows Vista proprio nel momento in cui massimo è lo sforzo del marketing e della pubblicità per creare momento intorno all’ultimo ambiente Microsoft, rischi di diventare controproducente proprio per il prodotto da poco giunto sugli scaffali dei negozi per accattivarsi l’attenzione dei potenziali acquirenti.
Per tutte queste ragioni risulta quanto meno strano l’accenno al futuro Windows Vienna in questo preciso momento. Certo Kevin Kutz, direttore della Client Division di Microsoft afferma che “Non abbiamo intenzione di fornire nessuna linea guida ufficiale al pubblico riguardo la prossima versione di Windows, tranne affermare che ci stiamo lavorando. Forniremo aggiornamenti quando saremo pronti”. La dichiarazione mira probabilmente a calmare le acque dei media e del Web scatenate subito dalle prime voci circolanti riguardo la sola esistenza di Vienna. L’inconveniente in questi casi è che il rimedio non è alla portata della fuga di notizie o delle affermazioni iniziali: è difficile raffreddare il pubblico e i media globali dopo avergli dato in pasto un assaggio di novità .
Un’altra spiegazione plausibile è che persino in casa Microsoft più di qualche persona ritenga che Windows Vista non abbia tutte le carte in regola per soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti dopo tutta l’attesa richiesta. Ecco perché più di una voce ufficiale in Microsoft ha già accennato a una prossima, fantastica versione di Windows in grado di mantenere alte le aspettative. Una gara pericolosa al rialzo che rischia però di gettare ombre poco piacevoli sul sistema appena giunto nei negozi.
Quale che sia la ragione ultima dietro alla bagarre Windows Vista contro Windows Vienna, una cosa è certa. Anche questa volta Microsoft ha dato una lezione su come non utilizzare comunicati stampa e dichiarazioni ad effetto per concentrare l’attenzione sul prodotto desiderato. Questa volta l’effetto ottenuto rischia solamente di confondere le idee dei potenziali acquirenti e degli osservatori: meglio evitare.
[A cura di L. M. Grandi]