Microsoft ha cambiato opinione sulla virtualizzazione di Vista: mentre prima non consentiva di usare le versioni-base negli ambienti di virtualizzazione, da lunedì scorso è possibile installare legalmente Windows Vista nella versione Home Basic o Home Premium come sistemi guest in macchine virtuali.
La notizia è particolarmente interessante per gli utenti Mac poiché, finora, per attivare e installare Vista legalmente in Parallels Desktop o VMWare era necessario acquistare le più costose versioni “Business o “Ultimate” che prevedevamo espressamente la possibilità d’uso in ambienti virtuali.
Già a giugno dello scorso anno Microsoft aveva fatto intendere di voler espandere l’elenco dei sistemi operativi virtualizzabili ma da allora (e il motivo è francamente incomprensibile) e fino a ieri null’altro era stato annunciato.
La ragione dei vincoli di virtualizzazione presenti nelle licenze Home Basic e Home Premium non sono state mai del tutto chiarate. Secondo le dichiarazione di un portavoce Microsoft rese qualche tempo addietro a ZDnet Asia “la virtualizzazione non è abbastanza matura per l’adozione dell’utenza di massa e va limitata all’utilizzo di sviluppatori, utenza professionale ed entusiast”.
Il cambio di rotta di Microsoft potrebbe essere visto, dunque, come un riconoscimento da parte della casa di Redmond alla maturità dei software e delle nuove tecniche di virtualizzazione.
[A cura di Mauro Notarianni]