Oggi, dotato di una patch per vedere i driver SVGA da 1024×768, con una versione addomesticata di Explorer 5, un buon WinZip, un video player e qualche altro trucco, l’antico Windows 3.11 con supporto del kernel DOS farebbe ancora scintille. Anzi, le fa letteralmente, perché il simpatico sistema operativo lanciato da Microsoft viene ancora preferito nei forum da molti utenti.
In realtà è molto poco sicuro: l’unica cosa che potrebbe proteggerlo è lo choc culturale che un hacker (o un virus moderno) potrebbero avere trovandoselo di fronte. Però, diciamoci la verità : un sistema operativo che potrebbe comodamente stare tutto nella cache di secondo livello (L2) di un processore fa un po’ impressione. Un sistema operativo che con un 486 DX4 o un Pentium di prima generazione fa le buche per terra rispetto a Vista o allo stesso XP, un po’ dà da pensare.
Soprattutto perché Microsoft ha deciso, con mossa secondo alcuni un po’ avventata, che il primo novembre era l’ultimo giorno in cui poteva stare sul mercato. Da adesso, dopo 15 anni di onorato servizio, è definitivamente morto e non più venduto o supportato. Ma chi lo compra ancora, chiederete voi?
Beh, cominciamo con i sistemi embedded, cioè pompe di benzina, bankomat, sistemi di videopresentazione, e mille altri marchingegni fino ad alcuni telai numerici adoperati in fabbrica. Mezza Fiat, a quanto pare, per un periodo ha fatto conto proprio su questo sistema.
Ma non è finita. Se avete mai volato con un jumbo della Qantas, la compagnia di bandiera australiana, nel sistema di intrattenimento di bordo avete avuto a che fare con Windows 3.11 for Workgroups. E quello stesso pezzo di kernel semi-decomposto che vola a 12mila metri di quota è anche quello che fa divertire ignari passeggeri di un’altra mezza dozzina di compagnie aeree che preferiscono declinare quando gli viene chiesto se usano Windows a bordo. La spiegazione la fornisce un anonimo executive in una intervista riservata: “Cosa vuole che le dica: se alla gente diciamo che sugli aerei usiamo Windows, i clienti fuggono via spaventati. Certe cose è meglio non solo non dirle, ma non pensarle neanche”.
Windows 3.11 se ne va come certi nonni che non riescono a vedere l’arrivo dell’ultimo bis-nipotino. Insomma, se ne va prima che Windows 7 veda la luce. In un certo senso, nel salutarlo mentre svanisce all’orizzonte, non possiamo non pensare: “fortunato lui”.