Nonostante alcune critiche iniziali, che hanno messo in dubbio la bontà di Windows RT, sembra che Microsoft sia riuscita a convincere gli sviluppatori. Questo quel che si può dedurre dal fatto che nel giorno del debutto sul Windows Marketplace ci sono già già 10 mila applicazioni dedicate per le macchine con processore ARM. La cifra è molto appetibile sia in rapporto alla disponibilità iniziale di iPad (che debuttò con circa 3.000 applicazioni ottimizzate) che, sopratuttto, in rapporto ad Android, che ancora oggi stenta a mostrare un catalogo di app per tablet di reale spessore e al debutto ne aveva poche decine.
Il catalogo app, lo ricordiamo, è stato fondamentale nell’affermazione di iPad e nella sua capacità di mantenere la leadership del settore; per Windows RT e per tutti i tablet che ne fanno uso, le app sono, parimenti, la chiave di volta del suo successo, considerando soprattutto che si tratta di una versione “monca” di Windows 8, ovvero incapace di supportare le applicazioni classiche che sul fratello maggiore potranno essere utilizzate in modalità desktop.
Microsoft si è assicurata che gli sviluppatori potessero avere il tempo di realizzare alcune fra le applicazioni più importanti ed utilizzate, fra cui Netflix, Skype, Kobo, Amazon Kndle, Fox, ABC, Evernote, Cut The Rope e il New York Times, che garantiranno agli utenti di Windows RT un parco app di tutto rispetto.
L’opera di convinzione è stata sicuramente agevolata dal successo di Apple. Come accennato al debutto iPad aveva solo 3000 applicazioni disponibili, ma in quel momento nessuno, sviluppatori inclusi, conosceva le potenzialità di un tablet, mentre oggi ci sono realtà che proprio grazie al successo del prodotto di Cupertino hanno costruito un intero business intorno ai computer touch. A costoro ma anche al vastissimo numero di di realtà indipendenti che lavoroano in proprio o o per conto terzi per creare applicazioni, nessuno deve spiegare nulla quando si tratta di comprendere perchè e per chi si deve creare un programma destinato ai tablet.
Non vanno neppure dimenticati i consistenti incentivi economici e l’energia che Microsoft ha messo nella ricerca di sviluppatori per Surface, una strategia raccontata con dovizia di particolari anche in passato dal nostro sito e che sicuramente hanno giocato una parte importante nell’affollare il Marketplace. Ora resta da vedere quanto tempo ci metterà Microsoft a raggiungere quota 230mila applicazioni e dove sarà a quel punto l’ecosistema iOS.