Fra le novità di Windows 10 c’è un programma chiamato Windows Hello che permette agli utenti di accedere ai propri dispositivi con autenticazione biometrica.
Al posto di una password, gli utenti firmano utilizzando un’impronta digitale, l’iride o anche il viso, una sorta di face unlock simile a quello usato da Android. Il software di Windows però utilizza una telecamera RealSense 3D realizzata da Intel, che garantisce un’accuratezza superiore.
La testata The Australian ha condotto un test con sei coppie di gemelli identici e ha scoperto che Windows Hello è stato un grado di distinguere con precisione i gemelli fra loro, con relativa facilità.
Per alcune delle coppie la tecnologia ha impiegato un po’ più di tempo ma non ha mai concesso l’accesso al gemello sbagliato. Non si è trattato di uno studio scientifico di ampio respiro, ma i risultati preliminari fanno ben sperare sulla capacità del sistema nell’evitare che un impostore possa accedere al vostro dispositivo.
Un eccesso di precisione però potrebbe essere un problema: cosa accade ad esempio se un utente perde o guadagna molto peso, lascia crescere o taglia barba e baffi, ha un intervento chirurgico, o cambia aspetto in altri modi? Microsoft sostiene che non è un problema:
“Se il tuo aspetto cambia drasticamente, è possibile registrarsi nuovamente. Il sistema riconoscerà registrazioni passate e presenti, per esempio, con o senza barba, occhiali, o trucco pesante.”
Si può anche scegliere di disattivare Windows Hello e accedere con una password o un PIN come si farebbe normalmente, ma in quel caso ritornerebbe in gioco la scomodità della password.
Il riconoscimento biometrico è ormai sempre più diffuso: Gartner stima che il 30% delle organizzazioni richiederà un’autenticazione biometrica di qualche tipo da già dal prossimo anno. In futuro, il vostro viso sarà la vostra password.